In tempi di austerità e digitalizzazione, il giornalismo di qualità è ancora più importante. Lo ha sottolineato ieri sera, nel seminario di Vienna, il cardinale Christoph Schönborn, in occasione dell’incontro d’Avvento per i professionisti dei media. Citando il caporedattore del New York Times, il quale ha spiegato l’impressionante nuovo numero di abbonamenti dicendo che l’aumento delle fake news porta anche a una maggiore necessità di informazioni affidabili, Schönborn ha sottolineato che in Austria “bisogna essere grati per la libertà dei media che qui prevale e per il buon funzionamento delle trasmissioni pubbliche”. Il direttore generale dell’Orf, televisione di Stato austriaca, Roland Weißmann, ha riconosciuto che Schönborn, in qualità di arcivescovo di Vienna, si è sempre “battuto per la coesione in Austria, oltre i confini confessionali e religiosi”. Secondo Schönborn “un giornalismo di qualità che non dipenda solo dalle condizioni commerciali è enormemente importante per la cultura democratica di un Paese”, e si è detto anche felice che esista un buon rapporto, caratterizzato da una fondamentale buona volontà, tra i media e le comunità religiose e soprattutto la Chiesa cattolica in questo Paese. Se in Austria esiste un “clima di fiducia” tra le 16 Chiese e società religiose legalmente riconosciute è in gran parte merito del cardinale, ha sottolineato Weißmann. Il direttore generale dell’Orf ha detto che in tempi di incertezza e polarizzazione, il cardinale “è ed è sempre stato una voce di prudenza che si concentra su ciò che abbiamo in comune”. Riguardo al suo successore, l’arcivescovo di Vienna è stato riservato: “Non posso dirvi chi è, perché non lo conosco io stesso. E se lo sapessi, non lo direi”. Schönborn compirà 80 anni il 22 gennaio 2025. In ottobre aveva annunciato che il Papa gli aveva fatto sapere tramite il nunzio che il suo mandato sarebbe durato fino ad allora.