Sarà presentato a Piana Vernile in Montagna a Rossano (Cs) il prossimo 21 dicembre, il saggio storico “L’Ordine degli Agostiniani in Calabria” del vescovo emerito di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Luigi Renzo. Dopo i saluti della Superiora del Monastero delle Agostiniane di Rossano, sr. Lucia Solera è prevista la relazione di p. Joseph Sciberras, postulator generale dell’Ordine Agostiniano. I lavori, moderati da Anna Russo, saranno conclusi dall’arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Maurizio Aloise. L’idea di raccontare la presenza degli Agostiniani in Calabria nasce – spiega mons. Renzo – dalla ricorrenza dei 15 anni dell’ingresso a Rossano delle Monache Agostiniane, avvenuto nel maggio 2009 ad iniziativa dell’arcivescovo mons. Santo Marcianò e dei 5 anni del loro trasferimento nella nuova sede del “S. Agostino” nei locali fatiscenti del Seminario Estivo di Piana Vernile in Montagna, inaugurati il 28 agosto 2019 dall’arcivescovo mons. Giuseppe Satriano. Due ricorrenze che hanno dato l’occasione al presule di ricostruire storicamente il lungo percorso plurisecolare in Calabria e nella diocesi di Rossano-Cariati dell’Ordine Agostiniano, anche per “apprezzare cordialmente il coraggio profetico dimostrato dalle monache di Lecceto nel senese per aver voluto scegliere di radicarsi nuovamente tra noi dopo secoli di assenza e con una loro presenza tutta originale”. In una terra come Rossano, ricca di spiritualità monastica sia greca che latina, che vanta tra i suoi figli il monaco riformatore S. Nilo e l’ abbazia di S. Maria del Patire fondata da S. Bartolomeo da Simeri, questo nuovo innesto, con l’annesso “Parco per
riconnettersi con l’Essenziale” in via di realizzazione, unito “all’altra presenza storica delle monache di S. Chiara che ancora resiste in città, serve a dare un tocco ed un maggior sapore corroborante per stimolare chiunque alla ricerca della spiritualità e, perché no, della vita contemplativa. Si tratta – si legge in una nota – certamente di un innesto connaturale e fortemente significativo per le prospettive che può aprire a vantaggio della collettività in un mondo come quello moderno che ha bisogno di acquistare senso e di ricuperare l’interiorità smarrita”. Anche se mancano notizie precise e documentate sul primo impianto degli Agostiniani in Calabria, sembra, comunque, che il convento più antico debba essere considerato – secondo mons. Renzo – quello di Paola databile tra XIII-XIV secolo. Anche del ramo femminile si trova traccia già nel 1326 nel monastero S. Maria di Valverde di Caulonia in diocesi di Gerace, oggi Locri-Gerace.