Stamattina a Roma, presso la sede di Save the Children, in piazza San Francesco di Paola 9, il capo della Polizia, direttore generale della Pubblica sicurezza, Vittorio Pisani, e la direttrice generale di Save the Children, Daniela Fatarella, hanno sottoscritto un nuovo protocollo d’intesa.
Il precedente protocollo, sottoscritto nel 2020 e finalizzato a un proficuo rapporto di collaborazione tra le parti per la realizzazione di iniziative volte a favorire e sostenere l’uso corretto del web da parte di bambini e adolescenti, vedrà un’estensione dell’ambito di applicazione al fine di incrementare l’azione di contrasto dei reati di sfruttamento sessuale dei minori, anche online, nonché una corretta applicazione delle procedure a tutela dei minori di qualsiasi nazionalità vittime di abusi.
“Il grande lavoro svolto nella tutela dei minori grazie al costante rapporto di collaborazione tra Polizia di Stato e Save the Children e i significativi risultati raggiunti hanno portato alla sottoscrizione di un Protocollo unitario che coinvolge tutte le articolazioni del Dipartimento della Pubblica sicurezza – ha dichiarato il capo della Polizia Pisani –. L’obiettivo è quello di potenziare l’azione di contrasto dei reati di sfruttamento sessuale dei bambini e degli adolescenti, la realizzazione di iniziative volte a favorire e sostenere l’uso corretto del Web, nonché il sostegno e l’assistenza dei minori di qualsiasi nazionalità vittime di sfruttamento e di reati”.
“Per proteggere bambine e bambini e tutelare i loro diritti è decisiva un’azione comune che veda coinvolti responsabilmente istituzioni e società civile. Per questo riteniamo fondamentale la collaborazione pluriennale che abbiamo con la Polizia di Stato. Siamo particolarmente felici oggi di firmare questo nuovo protocollo, poiché racchiude in modo molto più ampio i tanti ambiti di lavoro che ci vedono insieme per prevenire e contrastare gli abusi nei confronti di bambine, bambini e adolescenti, anche in ambiente digitale – ha affermato Daniela Fatarella –. Mettendo a sistema le rispettive competenze, congiuntamente allo studio e all’analisi dei dati di scenario, stiamo facendo passi in avanti significativi per identificare e implementare azioni specifiche con un reale impatto sulla vita di tanti minori. Allo stesso modo, la condivisione di attività di sensibilizzazione e formazione si dimostra la giusta modalità per una contaminazione positiva ed efficace in ambiti prioritari come la protezione ai minori di qualsiasi nazionalità vittime di abusi”.
Oltre alla Direzione centrale per la Polizia scientifica e la Sicurezza cibernetica, sono state coinvolte, per la stesura dello schema finale, le articolazioni dipartimentali interessate per gli aspetti di specifica competenza (Direzione centrale per la Polizia criminale, Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato e Direzione centrale dell’immigrazione e della Polizia delle frontiere).