“Se la Chiesa è una barca, lo Spirito Santo è la vela che la spinge e la fa avanzare nel mare della storia, oggi come in passato!”. Lo ha ribadito il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in Aula Paolo VI e dedicata al rapporto tra lo Spirito Santo e la speranza. “Speranza non è una parola vuota, o un nostro vago desiderio che le cose vadano per il meglio”, ha precisato Francesco: “No, la speranza è una certezza, perché è fondata sulla fedeltà di Dio alle sue promesse. Per questo si chiama virtù teologale: perché è infusa da Dio e ha Dio per garante”. “Non è una virtù passiva, che si limita ad attendere che le cose succedano”, ha proseguito il Papa: “È una virtù sommamente attiva che aiuta a farle succedere”.