Pace: card. Zuppi, “preoccupazione per la comunità cristiana in Siria”

“Le logiche della guerra sono state più forti: questo sfida tutti, la Chiesa e tutte le forze, la diplomazia, la politica, a cercare di garantire che la soluzione non sia quella dei conflitti, ma che sia quella grande consapevolezza del frutto della tragedia delle due guerre mondiali, cioè una sovranità capace di comporre i contenziosi e i conflitti”. Lo ha detto il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, a margine del convegno “Amore politico strumento di pace e democrazia”, organizzato dall’Ente nazionale per il microcredito e in corso alla Farnesina. “Credo che che tutti possano portare a questo, e spero che la politica sappia essere conseguente”. Interpellato dai giornalisti sulla Siria, Zuppi ha risposto: “La situazione è ancora tutta da capire. C’è una una grande preoccupazione per la comunità cristiana, che va aiutata a restare e che va difesa in tutti quanti i casi. Purtroppo abbiamo ancora troppo pochi elementi per capire”. Alla domanda se nell’udienza di oggi con il Papa si sia parlato di pace, il presidente della Cei ha risposto: “Certo”. “Non dobbiamo mai abituarci alla guerra”, ha aggiunto.

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