La speranza, motore del mondo. “Dobbiamo mantenere accesa la sua fiamma dentro di noi e portare la sua luce nell’oscurità di un mondo diviso e ferito”. Ma attenti a “non confondere la speranza, con l’ottimismo perché essa è una grande virtù teologale e un atteggiamento basato sulla fede per vivere con fiducia e stabilità”. È tutta dedicata alla speranza la lettera pastorale sul Giubileo del patriarca caldeo di Baghdad, card. Louis Raphael Sako, che riprende e sviluppa il tema dell’Anno Santo 2025, “Pellegrini di Speranza”. “Il Giubileo è un tempo di fede e spiritualità volto a purificare se stessi e a ristabilire la propria relazione con Dio, con gli altri e con il creato. Noi pastori – sottolinea Mar Sako – siamo chiamati prima di tutto a esaminare noi stessi e la nostra fedeltà alla missione affidataci come testimoni che ascoltano lo Spirito Santo per guidare il nostro popolo verso ciò che Dio vuole. Siamo pastori per portare la gioia del Vangelo, l’amore di Dio, la sua misericordia e il suo perdono, e non per gestire gli affari della Chiesa come imprenditori”. Il patriarca invita i fedeli a leggere l’enciclica “Dilexit nos” di Papa Francesco, che, scrive, “ci aiuta a riflettere sul tema del Giubileo e ad avere la speranza che ci aiuta a condividere l’amore (l’amore di Dio per noi) con gli altri”. Primo passo da compiere, spiega è “la riconciliazione coraggiosa, il pentimento, per liberarsi del passato doloroso e iniziare a vivere meglio in pace, gioia e felicità. Proprio come Dio apre la porta della misericordia, della grazia e del perdono a coloro che si pentono veramente, anche noi dobbiamo perdonare coloro che ci hanno fatto del male e chiedere perdono per coloro a cui abbiamo fatto del male”. Dunque, per Mar Sako, “il Giubileo è un’opportunità unica per raggiungere gli altri”. Ma è anche “un’opportunità per un’umanità più onesta” il che presuppone “di abbandonare la fabbricazione di armi avanzate e mortali e di concentrarsi sull’eliminazione delle cause di conflitti distruttivi e tragedie di ingiustizia, avidità, corruzione e incuria, e creare equilibri, armonia stabile e sicurezza tra popoli e paesi. Come credenti cristiani, musulmani ed ebrei, dobbiamo renderci conto che Dio è per tutti e vuole il bene per tutti. L’ingiustizia che sta accadendo nel nostro mondo è completamente contraria alla volontà di Dio”. Nella lettera il card. Sako chiede ai fedeli di “prestare servizio spirituale e liturgico durante il Giubileo, di offrirsi come volontari nel servizio della carità”. Raccomandati i pellegrinaggi ai luoghi santi di Roma, Assisi, Cascia, Lourdes in Francia e Nostra Signora di Fatima in Portogallo o la basilica di Santa Teresa al Cairo dove si trova la statua di Nostra Signora di Fatima. Non meno importanti i pellegrinaggi alle radici cristiane dell’Iraq e agli antichi monasteri e chiese a Baghdad, Mosul, a Ur al-Nasiriyah.