Papa Francesco e Sua Santità Mar Awa III, Catholicos Patriarca della Chiesa assira dell’Oriente, hanno celebrato stamani insieme in Vaticano il trentesimo anniversario della Dichiarazione cristologica comune tra la Chiesa cattolica e la Chiesa assira e il quarantesimo anniversario della prima visita a Roma di un Patriarca assiro. Mar Awa III era accompagnato dai membri della Commissione mista per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa assira dell’Oriente, istituita dalla stessa Dichiarazione e che ha recentemente avviato una nuova fase di dialogo sulla liturgia nella vita della Chiesa. In questa occasione, il Papa ha annunciato l’inserimento nel Martirologio Romano di Sant’Isacco di Ninive, noto anche come Isacco il Siro, uno dei Padri più venerati della tradizione siro-orientale.
Isacco di Ninive, monaco e vescovo nella seconda metà del VII secolo, apparteneva alla tradizione pre-efesina, cioè alle Chiese di tradizione assiro-caldea. Nato nell’attuale Qatar, dove visse una prima esperienza monastica, fu ordinato vescovo della città di Ninive, nei pressi dell’attuale Mosul (Iraq), dal catholicos di Seleucia-Ctesifonte, Giorgio I. Dopo alcuni mesi di episcopato, chiese di ritornare alla vita monastica e si ritirò nel monastero di Rabban Shabur a Beth Huzaye (nell’attuale Iran sud-occidentale). Qui compose varie collezioni di discorsi a contenuto ascetico-spirituale che lo hanno reso celebre.
Nonostante appartenesse a una Chiesa che non era più in comunione con nessun’altra, perché non aveva accettato il Concilio di Efeso del 431, gli scritti di Isacco furono tradotti in tutte le lingue parlate dai cristiani: greco, arabo, latino, georgiano, slavo, etiope, rumeno e altre. Isacco divenne così un’importante autorità spirituale, soprattutto nei circoli monastici di tutte le tradizioni, che lo venerarono rapidamente tra i loro santi e padri. “L’inclusione di Isacco il Siro nel Martirologio Romano dimostra che la santità non si è fermata con le separazioni ed esiste al di là dei confini confessionali – si legge in una nota del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani -. Si augura che l’inserimento nel Martirologio Romano di Isacco di Ninive, testimone del prezioso patrimonio spirituale cristiano del Medio Oriente, contribuirà alla riscoperta del suo insegnamento e all’unità di tutti i discepoli di Cristo”.