La Pastorale giovanile e vocazionale della diocesi di Ales-Terralba ha un nuovo direttore, don Emmanuele Deidda, parroco della Cattedrale di Ales. Al suo fianco un’equipe di giovani, anch’essa nominata dal vescovo, mons. Roberto Carboni, composta da don Andrea Martis, don Daniele Porcu, don Mattia Porcu e dal seminarista Andrea Scanu.
Direttore ed equipe saranno affiancati da alcuni laici collaboratori (Giulia Figus, Matteo Argiolas, Paola Usai, Marta Congiu, Chiara Argiolas, Niccolò Tomasi) nel compito di sostenere e orientare i giovani, promuovendo il discernimento vocazionale e l’integrazione delle nuove generazioni nella vita della Chiesa. “Il nostro primo grazie va al vescovo, per la fiducia manifestata, a don Massimo Cabua e don Giovanni Cuccu, che per 15 anni hanno guidato l’attività di questo ufficio con passione, e a tutti coloro che sono cresciuti nella famiglia della Pgv”, commenta don Deidda.
Nei giorni scorsi si è svolto il primo incontro della nuova équipe. “Una delle priorità individuate è quella di metterci in ascolto del territorio: le parrocchie, gli oratori, le tante realtà dell’associazionismo e coloro che si occupano dei giovani”, precisa don Emmanuele. L’equipe Pgv lavorerà in stretto contatto con i membri della Consulta che raccoglie una bella rappresentanza delle associazioni giovanili.
“Il Servizio Pgv pertanto è chiamato a rendersi presente nelle singole realtà e ad aiutare le parrocchie, le aggregazioni laicali, gli istituti di vita consacrata e le altre realtà presenti in diocesi a progettare una proposta pastorale per i giovani”, sottolinea don Deidda che ha già organizzato un primo importante appuntamento per il 24 novembre in occasione della Giornata mondiale dei giovani (iscrizioni entro il 18 novembre). Nel Centro pastorale diocesano di San Gavino ci saranno due momenti diversi: al mattino per gli adolescenti (13-15 anni) con attività, lancio dell’esperienza giubilare, messa con il vescovo e pranzo al sacco; alla sera per i giovani(dai 16 anni in su) con un viaggio sulle Gmg, grazie ai testimoni di speranza. A seguire un breve momento di preghiera e un momento di condivisione e festa. “Una preziosa occasione per i ragazzi e i giovani, per sperimentare la bellezza e la gioia di sentirsi un’unica Chiesa diocesana. Sarà poi l’occasione per proporre l’esperienza del pellegrinaggio giubilare a Roma 2025, e il programma dell’anno pastorale”.