Il primate anglicano Justin Welby potrebbe dare le proprie dimissioni nelle prossime settimane. A dare la notizia è il settimanale cattolico “Tablet” in un articolo intitolato “Successione”. Toccherà alla “Crown Appointments Commission”, una commissione formata da vescovi anglicani, scegliere il successore, selezionando due nomi da inviare al premier britannico Keir Starmer. Quest’ultimo ne sceglierà uno che verrà poi approvato da re Carlo III. Secondo il “Tablet” a contare, per i candidati, saranno l’età, il sesso e la presa di posizione sul problema dell’ordinazione di donne e pastori omosessuali, due questioni che dividono la comunione anglicana. Tra i favoriti, secondo il settimanale cattolico, vi sono l’arcivescovo di York Stephen Cottrell che, a 67 anni, potrebbe essere troppo anziano e il vescovo di Chelmsford Guli Francis-Dehqani, donna e aperta verso la comunità Lgbt, che, per queste due ragioni, potrebbe non ottenere i voti necessari. Anche il vescovo di Nottingham Paul Williams, quello di Chester Mark Tunner, quello di Norwich Graham Usher e quello di Leicester Martyn Snow sono in lizza. Chi verrà eletto si ritroverà un carico di lavoro quasi impossibile. Nel 2001 un’inchiesta di Lord Douglas Hurd propose di lasciare al primate anglicano la guida della comunione internazionale e all’arcivescovo di York la cura della Chiesa di stato inglese. Non se ne fece nulla e, secondo il “Tablet”, Welby conclude i suoi dodici anni da primate anglicano “esausto e stressato”.