Haiti: Port-au-Prince, la Conferenza dei religiosi condanna l’attacco e l’incendio della casa delle Missionarie della Carità

(Foto Vatican Media)

La Conferenza haitiana dei religiosi (Chr) condanna con forza, in una nota pervenuta al Sir, l’atto barbarico commesso da bande armate di Bas-Delmas, sabato 26 ottobre, contro il convento e l’ospedale delle suore Missionarie della Carità, comunemente note come le suore di Madre Teresa di Calcutta, nel quartiere di Solino della capitale haitiana, Port-au-Prince. Le case sono state vandalizzate e date alle fiamme dagli aggressori.
“Le suore di Madre Teresa – fa notare il comunicato – accoglievano e curavano gratuitamente migliaia di malati ogni anno, in particolare anche questi banditi e i loro parenti. La Chr è indignata e rattristata da questa barbarie. È vero che chi fa del bene è sempre perseguitato, ma ci si chiede come questi signori senza legge riescano a compiere un atto del genere, distruggendo ciò che era a loro disposizione giorno e notte. Questo atto di vandalismo estremamente selvaggio mostra l’ignoranza delle persone che si lasciano sfruttare e manipolare fino a distruggersi. Distruggere la residenza e l’ospedale di queste suore significa distruggere se stesse e le persone più povere, non solo di Solino, ma di tutta la zona circostante”.
I religiosi e le religiose di Haiti chiedono “a tutti coloro che detengono l’autorità dello Stato in questo Paese di assumersi le proprie responsabilità e chiede giustizia e riparazione per queste missionarie, che hanno lasciato il loro Paese per venire ad aiutarci e che, invece, ricevono ingratitudine e subiscono la cattiveria di questi apolidi. La Chr grida forte e chiaro: che si ponga fine al lutto, all’ingiustizia e alla cattiveria in questo Paese”.

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