Cammino sinodale: mons. Castellucci (Cei), “l’iniziazione cristiana meno dottrinale e più esperienziale”

“Per poter cambiare delle strutture, dei meccanismi, degli stili comunitari è essenziale, come è emerso in questi tre anni di Cammino, che i battezzati si formino. Non dobbiamo pensare alle aule scolastiche, alle facoltà universitarie, certo anche questo, ma dobbiamo pensare ad una formazione nel quotidiano, nelle nostre comunità, una formazione che passa attraverso relazioni di maggiore accoglienza, attraverso gruppi di ascolto della Parola di Dio, attraverso servizi di carità, di attenzione agli ultimi”. Così mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola, vescovo di Carpi e presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale, in un video sul canale YouTube della Cei.

“Tutto questo è formativo. In Italia è emerso il tema della iniziazione cristiana, che da noi riguarda soprattutto i bambini e i ragazzi, ma che di per sé è plasmata sugli adulti. Si chiede che l’iniziazione cristiana sia meno dottrinale, meno scolastica e più esperienziale”, conclude mons. Castellucci.

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