Si sono tenuti ieri nella diocesi di Ambato, in Ecuador, le esequie di padre Fabián Enrique Arcos Sevilla, 53 anni, il cui corpo è stato ritrovato senza vita nella provincia di Cotopaxi, con segni di tortura dopo essere stato dato per disperso dal 30 ottobre a Cristóbal Colón. Con ogni probabilità, il sacerdote è stato assassinato. Secondo le prime indagini sostenute dalla Polizia, il sacerdote conosceva coloro che l’hanno ucciso, probabilmente a scopo di rapina, anche se il fatto criminale avviene in una situazione di complessiva violenza e perdita di sicurezza nel Paese.
In una nota, mons. Jorge Giovanny Pazmiño, vescovo di Ambato, ha espresso il suo “dolore per la perdita di questo amato sacerdote, ringraziando le espressioni di solidarietà ricevute da vari settori della società, sia all’interno sia all’esterno della provincia di Tungurahua”.
Ha proseguito il vescovo: “Restiamo uniti alla famiglia del nostro fratello e amico, padre Fabián Arcos, in particolare alla madre, ai fratelli e ai nipoti. Continueremo a tenerli per mano per accompagnarli nella loro sofferenza”.
La diocesi di Ambato ha evidenziato il lavoro della Polizia nazionale e della Procura nel caso, confidando che la loro professionalità permetta di chiarire i fatti e che la giustizia determini le responsabilità di coloro che sono coinvolti in questa tragedia: “Confidiamo che la loro professionalità permetta di rivelare i fatti in modo che la giustizia giudichi tutti i colpevoli. Chiediamo che, considerando la sofferenza della famiglia Arcos Sevilla e della diocesi di Ambato, non si dia spazio alle speculazioni”.