Tumori del sangue: Ail lancia campagna lasciti solidali “Cosa fai dopo la vita?” per sostenere la ricerca e garantire assistenza e cure ai malati

Un lascito solidale può contribuire a cambiare la vita delle oltre 500 mila persone che in Italia ogni anno lottano contro un tumore del sangue. Un lascito è un atto d’amore e di consapevolezza, un gesto di grande generosità e un segno di speranza per tutti i pazienti ematologici. Lo afferma Ail – Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma, lanciando la a campagna di comunicazione dedicata ai lasciti “Cosa fai dopo la vita?” che celebra la vita, attraverso il racconto commovente di un’amicizia che cresce nel corso di tanti anni, fino a culminare nella decisione matura e condivisa di fare un grande dono.
I dati della recente indagine “Valori, donazioni e lasciti solidali”, realizzata da Walden Lab-Eumetra per il Comitato Testamento Solidale – rivelano che gli italiani alla domanda “quale valore vorreste lasciare a chi verrà dopo di noi” fanno riferimento a valori come conoscenza, unità della famiglia, amore, libertà. Proprio a questi valori si ispira il sostegno ai pazienti che Ail porta avanti da 55 anni. La conoscenza attraverso la ricerca scientifica conduce a nuove cure; l’amore dei 17mila volontari al servizio dei malati; l’unione della famiglia mantenuta grazie ai servizi di assistenza delle 83 sezioni provinciali Ail; la possibilità di condurre una vita degna di essere vissuta anche durante le terapie.
Per fare un lascito ad Ail è sufficiente la redazione di un testamento scritto di proprio pugno (olografo) che permette di decidere come destinare i propri beni.  Nella maggior parte dei casi i testatori scelgono di devolvere parte del proprio patrimonio a favore di più enti non profit. I lasciti solidali vengono impiegati da Ail per finanziare in tutta Italia progetti di ricerca di alto valore scientifico e sanitario e attività di assistenza, contribuendo in maniera significativa ai progressi della ricerca clinica, allo sviluppo di nuove terapie e ad assicurare in tutte le fasi della malattia l’assistenza ai malati e ai loro familiari e caregiver. Dal 2017 ad oggi sono stati raccolti in tutta Italia oltre 15,2 milioni di euro grazie alla generosità di chi ha indicato Ail nel proprio testamento.

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