Nasce la rivista “Polyedrum: Cultura et Educatio”, espressione del Dicastero per la cultura e l’educazione. L’evento di presentazione del primo numero si terrà a Venezia, presso il Palazzo Ducale (Sala del Piovego), questo pomeriggio alle 15. Dopo i saluti del card. José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione, di Fabrizio Magani, soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna e di James P. Burns, presidente della Saint Mary’s University of Minnesota, ente finanziatore della rivista, interverranno: mons. Giovanni Cesare Pagazzi, segretario del Dicastero per la cultura e l’educazione e curatore del primo fascicolo, Mirta d’Argenzio, curatrice del saggio visivo di Portia Zvavahera, Elena Beccalli, rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. “Polyedrum – si legge in una nota – raccoglie e rilancia in modo profondamente rinnovato l’eredità delle riviste Educatio Catholica e Culture e Fede, che erano rispettivamente espressione della Congregazione per l’educazione cattolica e del Pontificio Consiglio per la cultura: con la Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, del 19 marzo 2022, infatti, il Santo Padre ha fatto confluire i due dipartimenti nel nuovo Dicastero per la cultura e l’educazione. Il titolo, Polyedrum, indica l’assunzione dell’approccio alla realtà auspicato da Papa Francesco fin dall’esordio del suo pontificato, nell’Evangelii gaudium. La rivista, a periodicità annuale, è pubblicata come quaderno monografico, che presenta una raccolta dei migliori saggi su un preciso argomento, selezionati da un comitato di lettura internazionale e apparsi negli ultimi due anni dalle riviste delle Scuole cattoliche, delle Università cattoliche, delle Facoltà di teologia e dei Centri culturali che compongono la rete internazionale educativa e culturale della Santa Sede.
L’intento, spiegano i promotori dell’iniziativa, è “recepire, promuovere e mettere in circolo l’eccellenza ovunque essa si manifesti: nei
luoghi considerati centro e in quelli ritenuti periferie”, in modo da rispondere all’invito di Papa Francesco nella Veritatis Gaudium circa l’urgenza, di “fare rete” tra le diverse istituzioni educative e culturali della Chiesa. L’argomento del primo quaderno di Polyedrum è l’intelligenza e la molteplicità delle sue forme: “Intelligenze multiple / Multiple Intelligences”, con particolare riferimento all’intelligenza artificiale. L’artista scelta per questo primo numero è Portia Zvavahera, una pittrice africana profondamente immersa nella cultura ancestrale del suo popolo.