Salute: Fais, il 13 novembre lo speed meeting “Care. Ti dico come la vedo io”

(Foto Fais)

Dare voce ai pazienti e agli attori della sanità: è con questo obiettivo che nasce lo speed meeting “Care. Ti dico come la vedo io”. Un susseguirsi di brevi incontri tra coppie di medici, direttori e professionisti sanitari da un lato e pazienti dall’altro, per raccontarsi a vicenda a partire dalle suggestioni offerte da un mazzo di carte, scoprendo così un diverso punto di vista e mettendosi per un attimo nei panni dell’altro. L’evento promosso dal Forum Sistema Salute in collaborazione con la Fais – Federazione associazioni incontinenti e stomizzati, si terrà mercoledì 13 novembre, presso la Stazione Leopolda, a Firenze.
All’evento partecipano pazienti, associazioni di pazienti, caregiver, clinici, figure sanitarie dei diversi ordini professionali, esponenti del middle management del sistema sanitario pubblico e privato, decisori pubblici nazionali, regionali e locali. Ogni sessione di circa 30 minuti prevede la presenza di 12 persone posizionate su due file: una con i pazienti e l’altra con professionisti della sanità o decisori. Ogni coppia ha a disposizione 4 minuti, in cui i due partecipanti potranno pescare una delle carte dal mazzo posto sul tavolo e raccontarsi all’altro. Le carte sono state realizzate con l’aiuto di uno psicologo per stimolare emozioni, sensazioni e ricordi, dando vita alla condivisione di riflessioni, considerazioni e racconti, che esprimeranno specifici bisogni. Le domande saranno ampie e generiche, così da poter toccare corde diverse nelle varie persone e aprire scenari inaspettati e sempre diversi.
Ma come si gioca? Uno dei due partecipanti pesca una carta, la mostra all’altro, e comincia a parlare: l’altro ascolta, lascia il tempo di esporre il proprio pensiero e se vuole interviene alla fine. Il giocatore che è stato in ascolto prende la medesima carta e inizia la sua narrazione: l’altro concorrente, come nel turno precedente, ascolta ed eventualmente interviene alla fine. Al termine del turno il paziente scalerà nel posto alla sua destra, così che ciascun paziente possa incontrare 6 sanitari/decisori diversi. I sanitari invece accoglieranno i compagni di gioco alla propria postazione. Il tempo sarà scandito per tutti centralmente da un “gong”. Conclusa la sessione dei 6 incontri tutti i giocatori indicheranno 3 parole chiave, espressione del proprio sentire, che andranno a formare una nuvola di idee. Gli spunti della giornata saranno oggetto di riflessione di tutti i partecipanti.
Ma perché uno speed meeting? “Perché siamo convinti che il gioco faccia bene alla salute. Come Fais lo abbiamo sperimentato con StomyCraft, il videogioco per i bambini con stomia, e IncOlimpiadi, il serious game per i pazienti incontinenti. Giocare riduce lo stress, stimola la mente, aumenta la creatività, ma soprattutto ci rende consapevoli. Quella di Care è un’opportunità per cambiare prospettiva e per comprendere disagi, aspettative e bisogni dei pazienti. Puntiamo sull’ascolto, perché spesso la migliore cura parte proprio da qui”, afferma Pier Raffaele Spena, presidente della Fais.

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