Romania: diocesi di Iasi, indagine su adolescenti, vita e fede. Rispondono in 850. Indice puntato su social e “omelie troppo lunghe”

Ispirati dalla raccomandazione del Sinodo sulla sinodalità di ascoltare la voce dei giovani, i Giuseppini del Murialdo presenti nella diocesi di Iasi, in Romania, hanno realizzato un’indagine tra gli adolescenti su le loro “provocazioni”. Alle otto domande del questionario hanno risposto 850 adolescenti romeni, di cui il 90% cattolici, provenienti da vari licei e comunità parrocchiali. Le domande riguardavano temi come l’amicizia, la vita affettiva, la vita di fede, le cause dell’individualismo, i giovani nella comunità parrocchiale, le vocazioni, le provocazioni. I rispondenti sono stati, inoltre, invitati ad assegnare un voto a ogni domanda, in base all’importanza. Il migliore punteggio è stato ottenuto dalla domanda sulla vita affettiva e le risposte hanno mostrato che gli adolescenti sono meno interessati a seguire nuove tendenze e modelli proposti dalla società, e più propensi a sviluppare una prospettiva personale sulla vita. I giovani hanno indicato poi come essenziale per loro l’armonia tra corpo e spirito, e l’amicizia sincera. Come cause dell’individualismo hanno identificato le nuove tecnologie e le reti sociali, i modelli proposti su internet, lo spirito di competitività promosso dalla società consumistica, l’abbandono della fede, i traumi dell’infanzia. Per la loro assenza dalla vita comunitaria hanno indicato la lunghezza delle omelie, l’assenza degli esempi in famiglia, la paura di essere derisi dai coetanei. La provocazione più grande per tutti: quale strada scegliere nella vita?

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