Papa alla Gregoriana: p. Lewis (rettore), nomina San Roberto Bellarmino, San Oscar Romero e tutti i santi e i beati gesuiti

“Celebrare i risultati accademici di alcuni studenti nella sua presenza è un onore che ci permette di rinnovare la nostra dedizione a servire il Romano Pontefice coltivando l’unità della fede che rispetta la diversità delle culture che contraddistingue la Chiesa nei suoi numerosi contesti locali”. Lo ha detto padre Mark A. Lewis, rettore della Pontificia Università Gregoriana, salutando il Papa, intervenuto oggi al “Dies Academicus” dell’ateneo dei Gesuiti. “Alcuni dei nostri professori ed ex alunni sono stati chiamati a contribuire ai lavori del recente sinodo, ma altri continuano a lavorare con i poveri ai margini della Chiesa”, la fotografia di Lewis: “Inoltre, molti dei nostri professori ed ex alunni sono onorati di servire diversi Dicasteri a Roma”. “Ma oggi celebriamo anche i Santi e i Beati della Compagnia di Gesù, molti dei quali hanno studiato anche qui a Roma”, ha proseguito il gesuita, citando tra i santi gesuiti “San Roberto Bellarmino, rettore e insegnante del Collegio Romano, i santi Luigi Gonzaga e Jan Berchmans, morti come studenti qui, e Servi di Dio Felice Cappello e Walter Ciszek il primo canonista qui, l’altro missionario e prigioniero nell’Unione Sovietica”. “Siamo anche orgogliosi di chiedere l’intercessione di molti altri santi che hanno studiato qui da molte altre comunità”, ha proseguito il rettore, “tra cui il primo dei nostri martiri, San Ralph Sherwin del Collegio Inglese, o uno dei nostri più recenti, San Oscar Romero di El Salvador. Tra i beati dell’Università invochiamo certamente il Beato Papa Giovanni Paolo I, ma anche il Beato Luigi Novarese, patrono dei sofferenti”. “Mentre invochiamo questi santi e beati, cerchiamo di ispirarci a loro, di fare nostre le abitudini di virtù che li hanno sostenuti e santificati, che li hanno resi conformi all’immagine di Gesù Cristo”, l’auspicio di Lewis.

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