L’Italia ripudia la guerra. Lo ribadisce con forza la campagna “Ripudia” di Emergency che ha preso il via durante il weekend in occasione della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. In oltre 60 città italiane – da Milano a Catania, da Reggio Emilia a Sassari -, i volontari si sono dati appuntamento in tutta Italia in luoghi simbolici, piazze e strade per ricordare che questo “NO alla guerra” è scritto all’interno della Costituzione. Lo striscione con scritto Ripudia è stato srotolato domenica anche a Roma, a Piazza San Pietro, durante l’Angelus del Papa che ha salutato i volontari del gruppo romano di Emergency, unendosi al messaggio con queste parole: “Che questo principio possa attuarsi in tutto il mondo. La guerra sia bandita e si affrontino le questioni col diritto e i negoziati, tacciano le armi, si dia spazio al dialogo”. In un momento in cui la guerra sembra inevitabile e sono 56 i conflitti aperti nel mondo, Emergency diffonde il messaggio della nostra Costituzione. “In Italia c’è una legge bellissima: la Costituzione. Che nell’articolo 11 dice una cosa bellissima: l’Italia non vuole più fare la guerra. La ripudia. Dopo i conflitti mondiali, le atomiche e milioni di morti, l’Italia è rinata dall’idea che nessuna guerra potrà mai essere la soluzione – dichiara l’associazione –. Il nostro Paese si è impegnato a risolvere i conflitti con altri mezzi: con la diplomazia, la politica e la pace. Eppure non stiamo più assistendo a significative azioni di pace”. L’associazione ricorda anche i dati pubblicati dall’Osservatorio sulle spese militari in Italia: “solo nel 2025 il nostro Paese ha già preventivato di destinare 32 miliardi di euro alle spese militari, record storico con un aumento del 12,4% rispetto al 2024 e del 60% sul decennio. Di questi 32 miliardi ne riserverà 13 per i nuovi armamenti, con un balzo del 77% nell’ultimo quinquennio”. “La nostra storia ci dice di non tacere, di impegnarci per abolire la guerra, di non perdere mai di vista le vittime”, conclude Emergency nel suo appello. Alla campagna “Ripudia” possono aderire singoli cittadini, scuole, teatri, Comuni, enti pubblici e locali. Sul sito di Emergency sono disponibili gli strumenti per agire. L’invito è a diffonderli e a seguire le iniziative di questa campagna. Perché tutta l’Italia, se glielo chiedi, ripudia: emergency.it/ripudia