Italiani nel mondo: Migrantes, 129.962 rimpatri nel 2022 e 2023. Ma con abrogazione regime agevolativo ci sarà “collasso dei rientri”, penalizzati giovani e famiglie

129.962 italiani sono rientrati in Italia nel 2022 e 2023. Lo dice il Rapporto Italiani nel mondo 2024 della Fondazione Migrantes, presentato oggi a Roma. Tra questi 56.117 sono donne (43,2%). In generale, gli emigrati hanno un’età media di 31 anni per gli uomini e 29 anni per le donne, mentre l’età media degli italiani che rientrano è 35 anni per gli uomini e 32 per le donne. Mentre nel 2022 il numero di nuovi contribuenti provenienti dall’estero e beneficiari delle agevolazioni fiscali è cresciuto di 11.500 unità, portando il totale a oltre 32.500 con una crescita del 90% (dopo il balzo del +144% nel 2021) gli esperti sono certi che il 2024 vedrà “un collasso dei rientri”, a causa dell’abrogazione del regime agevolativo per i lavoratori del settore privato contenuto nel decreto legislativo 209/2023. La Fondazione Migrantes ne evidenzia “gli effetti negativi”: “scoraggiare paradossalmente l’ingresso di soggetti giovani e con figli, proprio mentre il Paese è alle prese (da anni) con sfide quali la denatalità e l’inverno demografico”.
Per quanto riguarda la mobilità all’interno del Paese su circa 2 milioni di trasferimenti annuali complessivi, circa tre quarti riguardano movimenti tra Comuni italiani. Il Nord-Est continua a essere l’area del Paese più attrattiva. Dal 2014 gli abitanti delle aree interne sono diminuiti del 5%, ossia 700 mila unità. Gli abitanti si riducono e, di conseguenza, si ridimensionano le attività commerciali (-26 mila dal 2014). Scuole, bar, filiali di banche, attività commerciali chiudono generando nuovi esodi.

 

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