Maggiore sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare rivolta ai ragazzi e anche agli adulti di riferimento. Importanza di una presa in carico precoce: ci sono segnali che non vanno ignorati. Vanno resi inaccessibili ai minorenni i siti che promuovono comportamenti che spingono all’anoressia, alla bulimia o al binge eating. Va inoltre data la possibilità ai ragazzi con più di 14 anni, come già previsto dalla legge contro il cyberbullismo, di chiedere da soli la rimozione di foto pubblicate da altri, genitori inclusi, nelle quali si percepiscano come in sovrappeso. Infine, occorrono iniziative concrete per promuovere corretti stili di vita tra i minorenni e le loro famiglie, per ridurre la percentuale di under 18 in sovrappeso o obesi: secondo il Ministero della salute attualmente in Italia circa il 21,3% dei bambini di nove anni è in sovrappeso e il 9,3% obeso. Tra le possibili misure, anche un calmiere sul prezzo di frutta e verdura per rendere questi prodotti alla portata anche delle famiglie meno abbienti. È in sintesi quanto ha chiesto l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti, ascoltata oggi in Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui disturbi dell’alimentazione in età infantile e adolescenziale e sulle strategie di prevenzione.
“Sono molto preoccupata per il fatto che l’età in cui iniziano a presentarsi i disturbi del comportamento alimentare (Dca) si sia abbassata – sostiene Garlatti – e che sempre più adolescenti manifestino il loro malessere con questo tipo di disturbo: oltre il 30% di chi ha partecipato alla nostra ultima consultazione pubblica sulla salute mentale ha infatti dichiarato che durante la pandemia sono sorti squilibri nelle abitudini alimentari”.
Per Garlatti si tratta di un aspetto che merita particolare attenzione e richiede interventi concreti, sia in termini di diagnosi e presa in carico precoce sia in termini di prevenzione. “Spesso questo tipo di disturbi risente del condizionamento sociale e della pervasività di certi modelli estetici proposti. Richiamo l’attenzione su applicazioni e siti che invitano a una magrezza estrema: anche questi, come quelli che propongono immagini di violenza o pornografiche, dovrebbero essere considerati pericolosi”.
L’Autorità garante ha voluto anche sottolineare che il tema dei disturbi del comportamento alimentare sta a cuore agli stessi ragazzi. In occasione della Giornata del fiocchetto lilla 2024 la Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Agia ha lavorato con entusiasmo a una campagna social con lo slogan “Non è un numero sulla bilancia a definirti: ascolta le tue emozioni”. “Sono stati gli stessi ragazzi della Consulta, inoltre, a sollecitare una riflessione sugli effetti che avrebbe prodotto l’annunciato taglio del fondo nazionale per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, poi superato con un nuovo finanziamento”, aggiunge Garlatti.