Diocesi: Albano, presentato primo rapporto “Scuola e legalità”. Lozzi (Procura Velletri), “dialogo con giovani”. Conti (Uff. educazione), “impegno sia condiviso da tutti”

Foto diocesi di Albano/SIR

“La diocesi di Albano e le Procure di Velletri e Latina hanno scommesso sul progetto ‘Insieme è possibile’ e i primi passi percorsi ci invitano a proseguire con volontà e coraggio, allargando la rete e coinvolgendo ancor più concretamente le istituzioni amministrative locali, le associazioni presenti sui nostri territori e il mondo del volontariato: tutte espressioni di un sentire comune e di una cittadinanza consapevole e responsabile”. Lo ha detto Cristina Lozzi, del team antiviolenza della Procura di Velletri e referente del progetto per la stessa Procura, intervenuta questa mattina a Castel Gandolfo alla presentazione del primo Rapporto “Scuola e legalità: incontri e racconti generativi”. “Sono queste – ha spiegato – le modalità che possono contribuire significativamente a potenziare il senso di responsabilità tra le giovani generazioni, promuovendo una maggiore consapevolezza del loro ruolo nella società. I giovani cercano guide e risposte credibili per affrontare le sfide della criminalità, dello spaccio di stupefacenti e del rispetto delle regole nel loro ambiente quotidiano, per questo è fondamentale mantenere un dialogo costante con loro su tali temi, affinché la legalità non rimanga solo un concetto astratto, ma diventi un atteggiamento da assumere, uno stile da vivere quotidianamente».
Nel corso della mattinata è stato quindi presentato il Rapporto con la sintesi dei percorsi attivati in 35 scuole di ogni ordine e grado del territorio diocesano. “Un report – ha detto Gloria Conti, direttrice dell’ufficio diocesano per l’Educazione, la scuola e l’Irc – per sua natura non prevede conclusioni, ma consegna un patrimonio di elementi su cui continuare a riflettere e confrontarsi per ulteriori approfondimenti e nuove opportunità di crescita. Noi ci poniamo su questo fronte: non diamo soluzioni, non forniamo ricette già pronte né certezze acquisite. Piuttosto, siamo consapevoli di aver aperto una strada, che però è tutta in salita, da percorrere con chiunque vorrà inserirsi nel percorso, con modalità differenti e variegate, ma tutte orientate a contrastare le mille forme di illegalità con la sola forza di leggi giuste e comportamenti onesti. Invitiamo ad allargare la rete partecipando e mettendoci la faccia tutti: chiesa, scuola, istituzioni, mondo dell’associazionismo e del volontariato, perché insieme è possibile”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia