Volontariato: Montalcino, oggi l’assemblea delle Misericordie Toscana. Al servizio anche dei nuovi bisogni

312 Misericordie associate, 400 sedi operative, 300mila iscritti, 60mila dei quali impegnati attivamente in attività di volontariato; due emergenze idrogeologiche gestite, 10 interventi di assistenza all’accoglienza negli sbarchi di migranti, con oltre mille persone assistite; 16.159 studenti (dall’infanzia alle superiori) raggiunti dal progetto Asso di formazione al primo soccorso; 12.752 nuovi soccorritori sanitari, 728 soccorritori di protezione civile e 228 operatori antincendio boschivo formati. Sono alcuni dei numeri dell’attività delle Misericordie della Toscana, contenuti nel bilancio sociale 2023 che è stato presentato oggi, nel corso dell’Assemblea regionale della Federazione regionale delle Misericordie, svoltasi a Montalcino (Siena). “Ciò che emerge, facendo il bilancio della nostra attività – ha detto il presidente della Federazione regionale Alberto Corsinovi – è la grande comunione e condivisione che c’è all’interno delle Misericordie della Toscana, per continuare il loro impegno a servizio di chi ha bisogno, rendendosi disponibili non solo per quelli che sono sempre stati i bisogni affrontati dalle nostre Misericordie, ma anche quelli nuovi che emergono”. “Uno dei temi che maggiormente ci preoccupano in questo momento – ha aggiunto – e a cui dedicheremo grande attenzione è quello delle aggressioni ai nostri fratelli e sorelle di Misericordia e ai nostri dipendenti, che sono sempre più frequenti e che in determinati contesti sono anche particolarmente pericolose, perché non abbiamo in certi territori un supporto tempestivo da parte delle forze dell’ordine”. “Credo sia una grande missione quella delle Misericordie”, ha detto nel suo saluto il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena–Colle Val D’Elsa–Montalcino; “la bellezza di esperienze come la vostra – ha aggiunto rivolto ai volontari – non è tanto mettersi una divisa addosso, ma l’essere tesi alla relazione con gli altri. Voi in qualche modo potete e dovete, accompagnando chiunque incontrate nel soccorso, far percepire una fiammella, la presenza di Dio, per ridare speranza a tantissima gente che questa speranza sembra averla persa”.

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