“Il prossimo Natale vivremo in mezzo a realtà sociali, economiche e politiche drammatiche nel nostro Paese, per cui il nostro impegno in questo momento deve essere quello espresso dai profeti (cfr. Is 2, 3 – 4) affinché le armi della violenza, dell’esclusione, della violazione dei diritti umani e della povertà si trasformino in strumenti di felicità, di progresso, di riconciliazione, di libertà e di pace, e affinché possiamo essere più fratelli e sorelle”. Lo scrive la Conferenza episcopale venezuelana, nel messaggio diffuso ieri in occasione dell’Avvento e in vista del prossimo Natale.
“Chiediamo a Gesù Bambino di toccare i cuori di coloro che, nel rispetto della Costituzione e delle leggi, possono compiere i passi necessari per liberare le persone detenute a causa degli eventi degli ultimi mesi, affinché possano ricongiungersi con le loro famiglie e i loro amici”, l’accorata preghiera dei vescovi, nel contesto della situazione politica e sociale del Paese, caratterizzata dalla repressione e dall’arresto di coloro, anche se minori, che hanno manifestato in seguito alle contestate elezioni presidenziali dello scorso 28 luglio.
Concludono i vescovi: “Nella solennità della Natività del Signore, inizieremo l’Anno Santo 2025 dedicato ad approfondire la virtù della speranza, che il Santo Padre Francesco ci invita a vivere con il motto paolino ‘La speranza non delude’ (Rm 5,5). La vera speranza risiede solo in Dio. Sappiamo che, così come è venuto nella fragilità della nostra carne, un giorno apparirà nella gloria per instaurare un cielo nuovo e una terra nuova dove regnano l’amore e la giustizia (2Pt 3,13)”.