“Aprire la porta alla speranza”: è l’invito a ciascuno contenuto nella lettera per il nuovo anno liturgico e per l’inizio dell’Anno giubilare del vescovo di Pozzuoli e di Ischia, mons. Carlo Villano.
L’anno liturgico che sta per iniziare viene a coincidere in gran parte con l’Anno giubilare che Papa Francesco inaugurerà la sera del 24 dicembre prossimo. Fin dall’inizio del suo pontificato Bergoglio ha ripetuto: “Non lasciatevi rubare la speranza!”.
“La speranza – sottolinea mons. Villano nella lettera – ci viene sottratta quando da molte parti tuonano voci di guerra e la violenza sembra una strada inevitabile per affermare le nostre ragioni. Basta guardarci anche attorno nei nostri territori per scoprire una crescente spirale di aggressività e violenza. Basta guardare le tante sacche di degrado sociale, culturale e ambientale che ancora sussistono e che sembrano negare una speranza solida per la nostra gente. Le recenti notizie di numerosi episodi di violenza tra adolescenti non possono lasciarci indifferenti”.
Ecco la necessità di una pastorale generativa, mettendo al centro un rinnovato slancio di evangelizzazione. Un appello a camminare insieme, rivolto a tutti i cittadini, in particolare ai giovani: “Abbiamo bisogno – afferma il vescovo – del vostro entusiasmo e della vostra capacità di sognare un futuro diverso”.
Nella lettera viene rivolto un pensiero particolare alle detenute che, a causa del bradisismo, sono state allontanate dalla casa circondariale e spostate in altre case di pena.