“L’Avvento porta con sé una insaziabile gioia nascosta dentro le nostre quotidianità fatte di fatiche, di solitudini, di ritmi frenetici, che alle volte ci lasciano vuoti, con il cuore carico di domande. L’Avvento chiede di accorgerci della novità che germoglia, dell’orizzonte che si riempie di luce. Tempo che ci porterà dentro il Giubileo”. È quanto si legge nel messaggio di Avvento di mons. Davide Carbonaro, arcivescovo metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, nel quale annuncia i principali appuntamenti diocesani per l’Anno santo. “La nostra Chiesa diocesana in comunione con tutte le Chiese, come stabilito da Papa Francesco, aprirà l’Anno di grazia del Signore in Cattedrale, il prossimo 29 dicembre. Accoglieremo nel cuore della nostra Chiesa diocesana la Madre di Dio del Sacro Monte di Viggiano, patrona della Lucania. Anche la nostra Chiesa diocesana sarà pellegrina a Roma il prossimo 2 giugno. Una speciale Commissione giubilare da me presieduta presso la nostra Curia, avrà il compito di indicare i cammini giubilari diocesani e permettere a quanti non potranno celebrare il Giubileo a Roma di accogliere i doni di grazia presso la nostra Chiesa locale. Pertanto, stabilisco che nella diocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, i luoghi preposti all’accoglienza giubilare siano: la cattedrale di Potenza, le concattedrali di Muro Lucano, e Marsico Nuovo, i santuari di Viggiano, Avigliano e Brienza, la chiesa parrocchiale di Santa Maria della Speranza a Bucaletto con la Caritas diocesana”. L’arcivescovo informa che “alcune celebrazioni e gesti giubilari saranno compiuti presso le due sedi carcerarie di Potenza e presso i luoghi di cura della diocesi. È opportuno che siano individuati nelle comunità parrocchiali luoghi e orari per la riconciliazione personale e comunitaria e i presbiteri diano generosamente tempo alla celebrazione sacramentale della riconciliazione. Non si trascuri quella che il cammino sinodale sta individuando come ‘ministero della prossimità’, cioè, laiche e laici ben preparati che possano ‘ascoltare’ altri fratelli e sorelle per crescere insieme nella speranza”. Infine, mons. Carbonaro invita a promuovere “una riflessione attenta sulla nostra terra di Basilicata, all’uso delle sue risorse al bene umano e spirituale che promana dalle sue tradizioni. Si favorisca un sereno dialogo con le istituzioni pubbliche, per cercare insieme, visioni di futuro che diano speranza alla nostra gente”.