La parrocchia di Don Bosco ha ospitato un incontro tra mons. Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare di Roma, e circa cento giovani della XX prefettura. L’incontro, caratterizzato da un clima di convivialità e ascolto, ha rappresentato un’occasione preziosa per affrontare temi centrali per i giovani e il loro rapporto con la Chiesa.
La serata è iniziata con un momento di condivisione. Dopo, i partecipanti si sono spostati nella Basilica per un breve momento di preghiera guidato dal vescovo, incentrato su un brano del libro degli Atti degli Apostoli (20,7-12). La lettura ha raccontato la vicenda di Eutico, un giovane che si addormenta durante un lungo discorso di San Paolo. Un episodio che, seppur antico, ha dato lo spunto per una riflessione moderna: la percezione di noia che spesso i giovani associano alla Chiesa e alle sue attività.
Partendo proprio dal racconto biblico, il vescovo Ricciardi ha aperto un dialogo sincero e profondo con i ragazzi, toccando tematiche di grande interesse per loro. Tra le domande poste dai giovani, spiccavano quelle sulla vocazione, sulla possibilità di mantenere viva la relazione con Dio nella quotidianità e su come la Chiesa cerchi di adattarsi ai cambiamenti della società moderna. L’entusiasmo e la partecipazione hanno fatto emergere molte altre domande, tanto che il tempo non è bastato per affrontarle tutte. Il vescovo, desideroso di non lasciare nessun interrogativo in sospeso, ha chiesto che venissero trascritte e inviate per poter rispondere successivamente, dimostrando attenzione e cura verso i bisogni dei giovani. L’incontro si è concluso con un Padre Nostro recitato in cerchio, un gesto simbolico che ha sottolineato l’importanza della comunità e della preghiera condivisa. Prima di congedarsi, mons. Ricciardi ha proposto un gesto significativo: ha invitato i ragazzi a benedirsi reciprocamente, tracciando un segno della croce sulla fronte dei compagni. Un atto semplice, ma ricco di significato, che ha lasciato un segno tangibile del cammino spirituale vissuto insieme.