Importanti le novità per la sanità accreditata contenute nel ddl concorrenza, all’esame della Camera. L’art. 35 della proposta legislativa preannuncia infatti una revisione complessiva della disciplina dell’accreditamento con il Ssn. A tal fine intende sospendere, in via temporanea, l’efficacia delle misure introdotte in materia dalla legge 118/2022 (legge Concorrenza del 2022).
“Ritengo si tratti davvero di una buona notizia”, commenta Giovanni Costantino, capodelegazione Aris, auspicando che “l’iniziativa, richiesta anche da Aris e Aiop nel corso dell’audizione del 10 ottobre scorso, possa finalmente segnare un cambio di passo rispetto a quanto avvenuto negli ultimi decenni”. Secondo il giuslavorista “l’impostazione del d.lgs. 502/1992, originariamente ispirata alla parificazione e alla concorrenzialità tra strutture pubbliche e strutture private, è stata di fatto più volte contraddetta dalla successiva evoluzione normativa, che ha dato prevalenza ad altre logiche. Nei trent’anni trascorsi dalla Riforma, il tema della concorrenza pubblico-privato è stato gradualmente ridimensionato e in sua vece si è imposto quello della concorrenza tra operatori privati, come è risultato evidente a seguito della legge 118/2022”.
Per Costantino, “dall’Esecutivo giungono dunque segnali confortanti che dovranno però trasformarsi in misure concrete. Se, infatti, non si invertirà la rotta, assicurando che strutture pubbliche e private accreditate tornino a operare con regole uniformi e con risorse idonee a coprire il costo dei fattori della produzione, anche sul piano contrattuale occorrerà cambiare modello e non sarà più possibile utilizzare la contrattazione collettiva del Ssn come riferimento anche nel settore privato”.