Editoria: “Credere Oggi”, ultimo numero di “Teologie della guerra?”, uno studio interdisciplinare sugli scenari internazionali e l’emergere della dimensione religiosa

“Teologie della guerra?” Si intitola così il numero 264 di “Credere Oggi”, l’ultimo del 2024, appena pubblicato per i tipi delle Edizioni Messaggero Padova. Si tratta – si legge in un comunicato della rivista – di “uno studio interdisciplinare sugli scenari internazionali e l’emergere della dimensione religiosa che accompagna la guerra. Con focus su cinque contesti significativi: chiese e conflitto in Ucraina; conflitto israelo/palestinese, nazionalismo religioso e fondamentalismo apocalittico negli USA; India fra pluralismo e autoritarismo; il nazionalismo buddhista nello Sri Lanka”.

“Esiste un ‘linguaggio religioso’ che assume toni identitari, legittimando la violenza sugli avversari e trasfigura la morte in ‘martirio’ nel nome di Dio”, si legge ancora nel comunicato. “Come andare oltre? Pace sempre, ‘senza se e senza ma’. Però come si fa a lasciare senza protezione l’inerme schiacciato dalla violenza più insensata?”. La seconda parte del fascicolo guarda a una teologia cattolica che negli ultimi decenni (dalla Pacem in terris al Vaticano II e fino a papa Francesco) ha rafforzato il proprio annuncio di pace, superando ambivalenze precedenti e offrendo l’orizzonte per una teologia e un’etica tese a testimoniare che Gesù Cristo “è la nostra pace” (Ef 2,14). A concludere una ripresa della testimonianza di Francesco d’Assisi, quasi punto focale per tale prospettiva.

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