È stato creato nella Casa circondariale Antonio Santoro di Potenza “l’armadio solidale”, uno spazio dedicato a chi, tra la popolazione detenuta, talvolta vive una condizione di estrema marginalità e solitudine, con famiglie assenti o lontane. Nato dalla sinergia tra la Caritas diocesana di Potenza e l’Istituto penitenziario, per andare incontro alle necessità essenziali dei detenuti che non hanno nessuno che possa fornire loro periodicamente l’indispensabile. “Si tratta di un progetto che non solo si prefigge di alleviare le difficoltà materiali, ma anche di restituire un po’ di dignità, spesso offuscata dal difficile contesto di provenienza”, le parole del direttore della Caritas diocesana di Potenza. Marina Buoncristiano, che sottolinea come l’armadio solidale si intenda quale modello di una comunità che si fa carico, con prodotti per l’igiene personale e capi di abbigliamento nuovi, delle persone che vivono una condizione di reinserimento e rieducazione in società, interessando nella gestione dello stesso anche alcuni detenuti. “La Casa circondariale di Potenza – ha aggiunto – non è affatto un luogo di vite sospese, le numerose attività, i laboratori creativi e lo straordinario orto botanico sono figlie di una lungimirante attenzione al benessere e agli stimoli di chi ha commesso degli errori e prova a dare un nuovo equilibrio alla propria vita. Anche questo significa portare la parola di Dio”.