Siamo alla vigilia dell’inizio del Giubileo 2025 “Pellegrini di speranza” indetto da Papa Francesco, consci che questo evento speciale e interpretato, prevalentemente, come un momento religioso. I temi che lo guidano, tuttavia, sono gli stessi in fondo che la società mette al centro del proprio progetto di civiltà. Ecologia, pace, liberta, rispetto dello straniero, sostenibilità economica, giustizia sociale: tutto questo, che fonda la nostra convivenza, custodisce le “radici” proprio nell’Anno giubilare, uno dei grandi momenti rituali dell’ebraismo antico e, quindi, del cristianesimo. Restituire il senso originario all’Anno Santo significa allora celebrare un tempo che non appartiene solo ai cristiani o a Israele ma a tutta l’umanità. Nel libro “Il Giubileo. Un progetto di civiltà per donne e uomini di oggi”, edito da Il Pellegrino Edizioni, dai prossimi giorni in libreria, l’autore Andrea Sarto restituisce un modo diverso per comprendere questo tempo particolare che cambia le nostre esistenze, spiegando al lettore – nelle 192 pagine che si concludono con una cronologia e uno spazio alle curiosità degli Anni giubilari – che esso e più attuale e laico di quanto pensiamo. Sarto porta dunque il Giubileo fuori “dal Vaticano”, collegando l’evento alla riflessione sulle sfide più critiche del presente, con un inevitabile, esplicito riferimento in primis ai conflitti che attanagliano il mondo. “Il Giubileo – si legge infatti nell’introduzione – ricorda che per il cristiano l’impegno della pace e ecumenico e interreligioso perché gli operatori di pace saranno chiamati figli di Dio (Matteo 5,9), ma l’esigenza della pace interpella tutti e impone di perseguire progetti concreti. Non venga a mancare l’impegno della diplomazia per costruire con coraggio e creatività spazi di trattativa finalizzati a una pace duratura. Come tornerà in evidenza attraverso la disamina delle altre ’emergenze’, la guerra, questa ‘terza guerra mondiale a pezzi’ composta da tanti conflitti, anche piccoli, diffusi, multipli, pervasivi e mortali, non riguarda solo i popoli ma e alla base di molte altre emergenze che affliggono l’umanità”. Si tratta dunque di una scelta inedita rispetto alla tradizionale proposta editoriale legata all’Anno Santo che sta per aprirsi, in grado di rivolgersi a un pubblico estremamente ampio e trasversale perché il Giubileo rappresenta, di fatto, un messaggio di speranza per chiunque. Quella speranza che “per i credenti e più di un’idea ma che può rappresentare anche per i non credenti un punto di partenza o, per meglio dire, un punto per una rinnovata partenza”. Andrea Sarto è un giornalista con esperienza pluridecennale in Comunicazione e Relazioni pubbliche.