“La scelta di riflettere su un documento che nel 2024 compie 20 anni è duplice: da un lato sottolinearne l’importanza ecclesiale in un complesso quanto decisivo ambito pastorale come quello delle comunicazioni sociali. Dall’altro, attualizzarne i contenuti alla luce delle trasformazioni che hanno investito i processi comunicativi in questi due decenni”: lo afferma Massimiliano Padula, past president di Copercom (Coordinamento delle associazioni per la comunicazione) e docente alla Pontificia Università Lateranense, a proposito del seminario di studio “A vent’anni dal Direttorio comunicazione e missione. Storia e prospettive del legame tra Chiesa italiana e comunicazioni sociali” organizzato il 28 novembre dall’Istituto pastorale Redemptor Hominis della Pontificia Università Lateranense, in collaborazione con l’Ufficio comunicazioni sociali della Cei presso l’aula Pio XI dell’Ateneo del Laterano.
Prosegue Padula: “La cultura digitale, infatti, ha determinato cambiamenti così profondi che interpellano la Chiesa (e le sue molteplici espressioni) e la chiamano ad una ‘nuova presenza’. Questo vale anche per le associazioni che promuovono l’impegno dei cattolici nei vari settori della comunicazione come il Copercom che – recita il Direttorio – nasce proprio per ‘favorire la riflessione e il coordinamento di varie associazioni nazionali che si interessano alla comunicazione'”.
Dopo i saluti del rettore, l’arcivescovo Alfonso V. Amarante, e del segretario generale della Cei, il vescovo Giuseppe Baturi, introdurrà l’evento con una riflessione sul Direttorio l’assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, il vescovo Claudio Giuliodori, che contribuì alla stesura del Documento. Seguiranno gli interventi di Massimiliano Padula, Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali Cei, Paolo Asolan, preside del Redemptor Hominis, Fabio Pasqualetti, decano della Facoltà di Scienze della comunicazione sociale della Pontificia università salesiana, Mauro Ungaro, presidente della Federazione italiana settimanali cattolici e direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Gorizia. Modererà i lavori Daniel Arasa, decano della Facoltà di Comunicazione istituzionale della Pontificia università della Santa Croce.