Diocesi: Ariano Irpino, all’ultimo incontro della Scuola socio-politica è stato presentato il libro “Due generazioni, una rivoluzione. Proposte per affrontare le sfide comuni”

(Foto diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia)

Sabato scorso, presso il Centro pastorale San Francesco di Ariano Irpino, si è svolto con grande partecipazione il secondo incontro della Scuola socio-politica diocesana di Ariano Irpino-Lacedonia, dal titolo “Nuove generazioni, nuove rivoluzioni”. Ad aprire i lavori, si legge in una nota diffusa oggi, è stato mons. Sergio Melillo, vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia, che ha ricordato l’importanza di costruire ponti tra le generazioni, in un’ottica di dialogo e collaborazione, soprattutto alla luce dell’anniversario del terremoto del 1980, evento che ha segnato profondamente il territorio.
La giornata è stata guidata da Antonio Zizza, che ha introdotto e guidato i lavori, sottolineando il valore del libro presentato, “Due generazioni, una rivoluzione. Proposte per affrontare le sfide comuni” (edito Rubbettino), come strumento pratico per una scuola socio-politica. Il libro, accompagnato dalla prefazione del card. Matteo Maria Zuppi e dalla postfazione di Romano Prodi, affronta temi di estrema attualità – dalla scuola al lavoro, dal welfare alla sostenibilità – e si propone “come un punto di partenza per favorire una cooperazione efficace tra le generazioni”, ha sottolineato Zizza.
Gli autori, Vannino Chiti, Valerio Martinelli e Chiara Pazzaglia, si sono alternati nella presentazione di temi di grande rilievo, come Europa, pace, partecipazione, politica, ambiente e spiritualità.
Chiara Pazzaglia, presidente delle Acli di Bologna, ha affrontato il tema della “questione giovanile” e del rapporto tra generazioni, sottolineando come nelle piccole realtà sia a volte più facile coinvolgere i giovani nella vita sociale e politica. Pazzaglia ha inoltre esortato i giovani presenti a valorizzare l’ascolto degli adulti, ma senza rinunciare al coraggio di agire con responsabilità e determinazione.
Valerio Martinelli ha evidenziato la necessità di costruire un dialogo intergenerazionale, affermando che “solo attraverso uno sforzo congiunto possiamo trovare soluzioni condivise per promuovere pace, sostenibilità e condivisione delle idee”. Martinelli ha altresì rimarcato come il confronto tra generazioni non debba erigere muri, ma costruire ponti per una collaborazione concreta.
Infine, Vannino Chiti ha invitato i partecipanti a riflettere sulla politica come spazio di responsabilità collettiva, ponendo l’accento sul ruolo delle istituzioni nel facilitare il dialogo intergenerazionale e la partecipazione attiva alla vita pubblica.
A conclusione della giornata, un workshop interattivo ha coinvolto i partecipanti, permettendo di tradurre i temi trattati in riflessioni concrete e condivise.

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