“La violenza contro le donne è spregevole in tutte le sue forme, costituisce una violazione dei diritti umani e mina i nostri valori fondamentali”: comincia così la dichiarazione firmata dalla Commissione europea e dall’Alto rappresentante in relazione alla giornata del 25 novembre. Il testo fa riferimento a tutte le violenze “indicibili” subite dalle donne, tanto più nelle situazioni di guerra e conflitti, e nelle crisi umanitarie. L’Ue, dopo aver aderito nell’ottobre 2023 alla convenzione di Istanbul, ossia alle “norme più ambiziose e complete di prevenzione e lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica”, con una direttiva adottata nel maggio scorso si è data la sua prima normativa di effettiva lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, nel mondo reale e virtuale, per “fare sì che le donne e le ragazze possano essere al sicuro e vivere senza paura, le vittime abbiano servizi di assistenza mirati e gli autori delle violenze siano chiamati a rispondere del proprio operato”. Dall’esecutivo europeo l’esortazione agli Stati membri perché attuino “rapidamente queste vigorose misure”. Accanto a questo, l’azione esterna dell’Ue e le sue donazioni umanitarie sono parte dell’impegno a porre fine alla violenza contro le donne in tutto il mondo. “Incrollabile dedizione alla causa dell’eliminazione immediata della violenza contro le donne e le ragazze” è quella a cui si impegna la Commissione, in collaborazione con i paesi partner, la società civile, i gruppi per i diritti delle donne e i difensori dei diritti umani.