“Oggi è il giorno in cui, ogni anno, ricordiamo tutte le donne che abbiamo perso, in cui rinnoviamo il nostro impegno verso le donne che sono picchiate, ma restano anonime, quando ci schieriamo dalla parte di quelle abusate, traumatizzate, bullizzate e brutalizzate”. Così la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, aprendo i lavori della sessione plenaria oggi a Strasburgo, nel giorno internazionale contro la violenza sulle donne. “Sarò sempre fiera di come questo Parlamento si sia schierato con le madri, le sorelle, le figlie, con parole, simboli e legislazione”, ha continuando la presidente, ricordando che il Parlamento lo scorso maggio ha approvato nuove norme per combattere la violenza contro le donne e inserendo tra i crimini nuove forme di abuso on line e off line a livello europeo. “Ma in questa legislazione dobbiamo andare oltre, per rafforzare la protezione in Europa e garantire che i colpevoli siano assicurati alla giustizia”. Metsola ha annunciato che questa sera l’edificio del Parlamento di Strasburgo sarà illuminato di arancione per mostrare “l’urgenza del nostro impegno”. In apertura dei lavori, il gruppo Left aveva chiesto di inserire un punto all’ordine del giorno questa sera relativo agli obblighi dei Paesi membri dell’Ue in relazione al mandato d’arresto internazionale emesso dalla Corte penale internazionale per Netanyahu, Gallant e Deif. La proposta è stata respinta; del tema si discuterà martedì, nell’ordine del giorno approvato, relativo alla situazione in Medio Oriente. I lavori sono proseguiti con un dibattito in emiciclo sul tema della violenza contro le donne.