Papa Francesco: “il Sinodo non è finito”, possibile “attuazione creativa di forme nuove di ministerialità”

“La conclusione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi non pone fine al processo sinodale”. Lo ribadisce il Papa, nella Nota di accompagnamento del Documento finale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, diffusa oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede. “Non tutte le discussioni dottrinali, morali o pastorali devono essere risolte con interventi del magistero”, spiega Francesco: “Naturalmente, nella Chiesa è necessaria una unità di dottrina e di prassi, ma ciò non impedisce che esistano diversi modi di interpretare alcuni aspetti della dottrina o alcune conseguenze che da essa derivano. Questo succederà fino a quando lo Spirito ci farà giungere alla verità completa, cioè quando ci introdurrà perfettamente nel mistero di Cristo e potremo vedere tutto con il suo sguardo”. Per il Papa, inoltre, “in ogni paese o regione si possono cercare soluzioni più inculturate, attente alle tradizioni e alle sfide locali”, e il Documento finale “contiene indicazioni che, alla luce dei suoi orientamenti di fondo, già ora possono essere recepite nelle Chiese locali e nei raggruppamenti di Chiese, tenendo conto dei diversi contesti, di quello che già si è fatto e di quello che resta da fare per apprendere e sviluppare sempre meglio lo stile proprio della Chiesa sinodale missionaria”. “In molti casi si tratta di dare effettiva attuazione a ciò che è già previsto dal diritto vigente, latino e orientale”, sostiene Francesco: “In altri casi si potrà procedere, attraverso un discernimento sinodale e nel quadro delle possibilità indicate dal Documento finale, all’attivazione creativa di forme nuove di ministerialità e di azione missionaria, sperimentando e sottoponendo a verifica le esperienze”. “Nella relazione prevista per la visita ad limina ciascun vescovo avrà cura di riferire quali scelte sono state fatte nella Chiesa locale a lui affidata in rapporto a ciò che è indicato nel Documento finale, quali difficoltà si sono incontrate, quali sono stati i frutti”, la raccomandazione del Papa, che ricorda come il compito di accompagnare la “fase attuativa” del cammino sinodale, sulla base degli orientamenti offerti dal Documento finale, è affidato alla Segreteria Generale del Sinodo insieme ai Dicasteri della Curia Romana.

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