Papa Francesco: “il documento finale del Sinodo è magistero ordinario”, “fare scelte coerenti con esso”

“Riconoscendo il valore del cammino sinodale compiuto, consegno ora alla Chiesa tutta le indicazioni contenute nel Documento finale, come restituzione di quanto maturato nel corso di questi anni, attraverso l’ascolto e il discernimento, e come autorevole orientamento per la sua vita e la sua missione”. È quanto dispone il Papa, nella Nota di accompagnamento del Documento finale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, diffusa oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede. “Il Documento finale partecipa del magistero ordinario del successore di Pietro e come tale chiedo che venga accolto”, stabilisce Francesco, spiegando che il documento finale del 26 ottobre scorso “rappresenta una forma di esercizio dell’insegnamento autentico del Vescovo di Roma che ha dei tratti di novità ma che in effetti corrisponde a ciò che ho avuto modo di precisare il 17 ottobre 2015, quando ho affermato che la sinodalità è la cornice interpretativa adeguata per comprendere il ministero gerarchico”. “Fare scelte coerenti con quanto in esso è indicato”, l’invito alle Chiese locali e ai raggruppamenti di Chiese, chiamati “a dare attuazione, nei diversi contesti, alle autorevoli indicazioni contenute nel Documento, attraverso i processi di discernimento e di decisione previsti dal diritto e dal Documento stesso”. “C’è bisogno di tempo per giungere a scelte che coinvolgono la Chiesa tutta”, ribadisce il Papa: “Questo vale in particolare per i temi affidati ai dieci gruppi di studio, ai quali altri potranno aggiungersi, in vista delle necessarie decisioni”.

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