“C’è ancora molto lavoro da fare perché si prenda consapevolezza di ‘In Comunione’ quale strumento di comunione, informazione e formazione all’interno del tessuto ecclesiale e territoriale! Chiedo ai parroci di favorire la conoscenza del giornale, il quale ha principalmente il compito di raccontare la vita comunitaria”. Lo scrive in una lettera alla comunità diocesana l’arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, mons. Leonardo D’Ascenzo, in occasione dei primi trenta anni del mensile della diocesi “In Comunione”. Nella missiva il presule ricorda che il primo numero del giornale è stato pubblicato nel dicembre del 1994 “edito con il ciclostile, grazie a macchine per la stampa in voga a quel tempo ed all’opera in quasi tutte le realtà ecclesiali, in specie le diocesi e le parrocchie”. Un anniversario che deve essere occasione di “sensibilizzazione verso questo strumento, come, leggiamo sotto la testata, ‘di esperienze, studio e informazione dell’arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie’, e di crescita, con l’aiuto di tutti”. “Non è un caso – spiega il presule – che oggi il cammino sinodale, che stiamo percorrendo assieme alle chiese che sono in Italia, riproponga i temi della comunione ecclesiale, accanto a quelli della cultura, della comunicazione, dei linguaggi. Sono convinto che, proprio in questo contesto, il nostro periodico ‘In Comunione’ possa e debba continuare a dare il proprio contributo”. Rivolgendosi quindi ai giornalisti e collaboratori del periodico, diretto da Riccardo Losappio, esprime il “più sentito grazie per il servizio che rendete con impegno e abnegazione, secondo il tempo che ciascuno può dedicare” e ai parroci di “favorire la conoscenza del giornale, il quale ha principalmente il compito di raccontare la vita comunitaria. I componenti della redazione sono a disposizione per animare incontri e occasioni di confronto. In generale vanno sostenute, anche economicamente, tutte quelle iniziative, che sono tante e tra queste vi può essere anche un giornale, espressione dell’impegno missionario della chiesa nel campo culturale, finalizzate a riproporre il Vangelo nei linguaggi moderni (cinema, editoria, arte, teatro, e l’elenco potrebbe continuare) e per promuovere lo sviluppo umano integrale”.