“Ci sta a cuore la democrazia, per questo vogliamo partecipare alla vita della città e offrire il nostro contributo in dialogo con tutti”. La XVIII Giornata sociale diocesana, svoltasi sabato a Catania presso il Seminario interdiocesano, è stata aperta dal saluto di mons. Luigi Renna, arcivescovo di Catania e presidente del Comitato scientifico e organizzatore della 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia. L’arcivescovo ha condiviso una riflessione sul contributo che i cattolici possono offrire alla società contemporanea, ribadendo la necessità di un impegno condiviso per il bene comune. L’appuntamento annuale organizzato dall’Ufficio Problemi sociali e il lavoro dell’arcidiocesi è stato dedicato al tema “Mi sta a cuore la democrazia: la partecipazione dopo Trieste”, e ha offerto uno spazio di dialogo e riflessione su come ciascuno possa contribuire attivamente alla costruzione di una società più inclusiva e solidale.
All’inizio della Giornata le testimonianze di numerosi esponenti della società civile, della politica e del Terzo settore, che hanno portato il loro contributo sul tema della partecipazione e dell’impegno democratico. A moderare, il giornalista Rosario Battiato, che ha saputo guidare i lavori con equilibrio e sensibilità, favorendo un dibattito aperto e partecipato.
Un momento significativo – si legge in un comunicato – è stato la presentazione dell’Istituto di formazione sociale e politica “Sant’Agata per Catania”, a cura di Claudio Sammartino, già prefetto, e coordinatore del Cantiere per Catania. È seguito l’intervento di Daniela Palledinetti che ha delineato la democrazia come un “bene comune” che va protetto e vissuto attivamente. Facendo riferimento all’evento di Trieste, ha evidenziato come questa esperienza abbia ricordato che ogni cittadino ha il dovere di essere protagonista del cambiamento. Ha inoltre lanciato un appello a tutti i presenti, invitandoli a ripensare il proprio ruolo nella società, agendo con consapevolezza e determinazione per rafforzare il senso di comunità con la necessità di riprodurre la metodologia degli esercizi di discernimento in Comunità. “Le schede concepite per l’ultima Settimana sociale, sono strumenti pratici – ha spiegato – che offrono le linee guida metodologiche per replicare nei propri territori l’esperienza vissuta a Trieste”.
A concludere l’evento è stato don Alfio Carbonaro, direttore dell’Ufficio diocesano per i Problemi sociali e il lavoro, che ha ringraziato i partecipanti per la loro presenza e il loro contributo attivo. E ha rilanciato l’impegno: il 1° marzo 2025 si terrà a Catania una nuova Giornata sociale, stavolta nelle piazze della città per rilanciare la partecipazione e la democrazia.