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Commissione europea: al via i negoziati a Busan per il Trattato globale sulla plastica. Sefcovic, “trasformare i modelli di produzione e consumo”

Anche la Commissione europea partecipa ai negoziati che si aprono oggi a Busan, nella Repubblica di Corea per il Trattato globale sulla plastica, con l’obiettivo di raggiungere un accordo efficace su uno strumento globale per affrontare l’inquinamento da plastica. Le priorità dell’Ue, spiega una nota dell’esecutivo, “includono la necessità di affrontare i livelli elevati e insostenibili di produzione di polimeri plastici primari, vietare l’aggiunta intenzionale di microplastiche nei prodotti” e convergere attorno a una strutturazione del documento utile per affrontare la questione della produzione di plastica in modo completo. L’Ue chiederà anche che “i principali produttori si assumano una quota di responsabilità finanziaria per l’inquinamento da plastica, secondo il principio chi inquina paga”. Secondo i negoziatori europei, ci dovranno essere misure giuridicamente vincolanti a livello globale, ma bisognerà garantire una giusta transizione, alla luce delle situazioni nazionali. “La plastica sta soffocando i nostri oceani, inquinando l’ambiente e danneggiando la salute e i mezzi di sussistenza delle persone”, ha ribadito Maroš Šefčovič, commissario incaricato del Green Deal europeo. Se non cambia nulla, “la produzione di plastica triplicherà entro il 2060. Servono quindi politiche globali coordinate per trasformare i modelli di produzione e consumo della plastica in un modo che sia vantaggioso per le persone e il pianeta”. Secondo Šefčovič è ora il tempo per “agire congiuntamente per promuovere un’economia più circolare e sostenibile”. Arriva dalla dichiarazione finale dei leader del G20 a Rio l’impegno a concludere i negoziati su questo Trattato entro la fine del 2024.

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