Su invito del segretario generale della Conferenza episcopale austriaca, Peter Schipka, venerdì e sabato scorso si sono incontrati i segretari generali delle Conferenze episcopali dell’Europa Centrale, che hanno discusso i futuri lavori sui risultati del Sinodo mondiale in un incontro a Vienna. Hanno partecipato i responsabili di Albania, Repubblica Ceca, Germania, Bosnia-Erzegovina, Ungheria, Svizzera e Slovacchia per uno scambio informale. Erano presenti anche il rappresentante europeo della Conferenza episcopale austriaca, Johannes Moravitz, e il gesuita padre Christian Marte, che ha moderato l’incontro. Come ospite è stata invitata suor Nathalie Becquart, sottosegretaria della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi. Suor Becquart ha discusso con i segretari generali i passaggi centrali del documento finale dell’Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, sottolineando più volte che la sinodalità è un processo spirituale: richiede persone sinodali disposte ad ascoltare e a impegnarsi con le altre persone e i loro punti di vista con tutto il cuore. La religiosa vede la sinodalità a rischio soprattutto quando sorge il timore che un metodo sinodale produca qualcosa di diverso da quello che si vorrebbe. Per il segretario generale della Conferenza episcopale austriaca, Peter Schipka, l’incontro è stato positivo, con molti stimoli per ulteriori lavori sulla Chiesa sinodale. Suor Becquart considera i segretari generali delle Conferenze episcopali molto importanti nel processo sinodale perché è loro compito sostenere i vescovi. Ausoica che in futuro le Conferenze episcopali si scambiassero tra loro “modelli di buone pratiche” e imparassero gli uni dagli altri, ha detto Schipka, sottolineando un compito comune per il futuro.