Dal surriscaldamento alla proliferazione di specie sconosciute, fino alle alluvioni che riversano acqua dolce e detriti in mare, gli effetti dei cambiamenti climatici minacciano sempre più la Flotta Italia. A partire dai suoi giovani, dai quali vengono però anche interessanti esperienze di salvaguardia della natura, come nel caso dei pescatori di plastica. Sono alcuni dei temi che la Coldiretti Pesca ha presentato nell’udienza privata a Papa Francesco, in Vaticano, con tantissimi pescatori provenienti da ogni parte d’Italia organizzata nell’ambito delle manifestazioni per la Giornata mondiale della Pesca. Presenti il responsabile Lavoro di Coldiretti Romano Magrini e quella di Coldiretti Pesca Daniela Borriello. “La pesca è un settore importante del Made in Italy a tavola con circa 12mila imbarcazioni e 30mila addetti, ma il suo futuro è oggi messo in pericolo dai mutamenti climatici, con effetti combinati che riducono il pescato e rendono sempre più difficili le condizioni in cui operare. Le ormai frequenti alluvioni, ad esempio, non colpiscono solo campagne e città ma hanno effetti devastanti anche sulle attività ittiche, a partire da quelle dell’acquacoltura, diventata negli ultimi anni una vera e proprio eccellenza italiana. con un valore della produzione di circa mezzo miliardo di euro”.