Salute: Sip, un Decalogo per sapere cosa fare e cosa non fare per il benessere dell’asse intestino-cervello nei bambini

Un decalogo per aiutare i genitori a gestire i disturbi gastrointestinali nei bambini legati all’incremento di ansia e depressione. Lo ha diffuso oggi la Società italiana di pediatria (Sip) in occasione del Congresso a Firenze nel corso del quale è stato dedicato un focus a quanto di nuovo sta emergendo su queste problematiche.
Innanzitutto viene detto cosa non fare. Bisogna “evitare esami inutili: spesso legati all’ansia dei genitori, possono risultare invasivi e non necessari. Fare sempre riferimento al proprio pediatra curante”; “evitare tisane dolci e succhi per alleviare le coliche: il gusto dolce può creare dipendenza e favorire l’obesità”; “evitare cambi frequenti del latte senza motivo: cambiare marca senza una reale esigenza non apporta benefici”, anzi “sostituirlo con bevande ‘a base di …’ può compromettere la crescita”; “non adottare diete di eliminazione senza guida professionale: possono causare squilibri nutrizionali e compromettere lo sviluppo. Sbagliato eliminare il glutine senza una provata diagnosi di celiachia e far mangiare in bianco il bambino in caso di diarrea”; “evitare prodotti ultra-processati: possono avere effetti negativi sull’umore e sul microbiota intestinale”.
Viene invece indicato di “consultare il pediatra prima di intraprendere nuove terapie o cambiare dieta: per evitare trattamenti non necessari e garantire scelte sicure”; “seguire la dieta mediterranea: ricca di verdure, frutta, legumi, cereali integrali e olio d’oliva”; “considerare la terapia cognitivo-comportamentale e l’ipnoterapia: approcci innovativi per insegnare ai bambini a gestire stress e dolore”; “incoraggiare tecniche di rilassamento come lo yoga o il rilassamento di Benson: esercizi di respirazione addominale e focalizzazione positiva possono alleviare i sintomi dello stress”; “utilizzare le televisite per un accesso più semplice a specialisti qualificati: una soluzione pratica per ricevere supporto professionale anche a distanza”.

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