“Dialogare con i bambini ci fa bene perché ci riporta all’immediatezza, alla semplicità, ad un rapporto diretto e non mediato. Noi adulti abbiamo bisogno di ascoltarli, comprenderli e soprattutto rispettarli come persone. Quante tragedie si sarebbero potute evitare se si fossero ascoltati con attenzione i più piccoli”. Queste le parole del card. Augusto Paolo Lojudice, presidente dell’Osservatorio Fonte di Ismaele e arcivescovo di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino e di Montepulciano-Chiusi-Pienza, a margine del confronto avuto ieri con i bambini della scuola don Bosco di via Palmiro Togliatti a Roma, in occasione della Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Tra i temi trattati i principi fondamentali della Convenzione sui diritti dei minori, cioè parità di trattamento, salvaguardia del benessere, diritto alla vita e allo sviluppo, ascolto e partecipazione, ma anche il tema della cittadinanza per chi è nato in Italia. L’incontro dal titolo “La parola ai bambini” è stato promosso dalle associazioni Fonte d’Ismaele e Medicina solidale, ed ha visto la partecipazione di mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, Lucia Ercoli, presidente dell’associazione Fonte d’Ismaele, suor Rita Francescangeli, direttrice Istituto don Bosco del Tuscolano, Francesco Laddaga, presidente del Municipio VII di Roma, Francesca Danese, portavoce Forum Terzo settore Lazio, e don Maurizio Mirilli, cappellano dell’ospedale di Tor Vergata. “Siamo qui oggi per fare anche un bilancio del nostro lavoro dopo 6 anni dalla nascita della nostra associazione a favore dell’infanzia più fragile ed emarginata”, le parole di Lucia Ercoli, che ha aggiunto: “Una battaglia quotidiana per tutelare, recuperare ed aiutare tanti piccoli che hanno come colpa solo quella di essere nati in luoghi sbagliati. Ma per fare tutto questo abbiamo bisogno del sostegno di tutti: istituzioni società civile ed anche dei singoli cittadini”.