Diocesi: Venezia, Moraglia (patriarca), “il rialzarsi è segno del vero progresso e della crescita della vita cristiana”

“La festa odierna della Salute e la vita di Maria ci attestano che la fede non è l’oppio dei popoli, come sosteneva la filosofia marxista, oggi non più di moda, ma che ha lasciato tracce pesantissime nella vita culturale e sociale di questi due ultimi secoli, soprattutto dove il socialismo reale si era affermato. In termini più moderni, possiamo dire che la fede è ‘l’esistenziale’ che consente di sopportare e di venir a capo del proprio destino”. Lo ha detto il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, celebrando oggi nella città lagunare, la festa della Madonna della Salute, giorno in cui i veneziani rinnovano il voto alla Madonna per la fine della peste del 1630. Il patriarca ha rivolto il suo pensiero “alle sofferenze di tante mamme e tanti papà, alle fatiche di parecchi adolescenti e di molti malati. La fede – ha ricordato, parlando di Maria – mostra come ‘l’esistenziale’ ci aiuta a far fronte a tutto e a far giungere a pienezza la nostra vita e la nostra vocazione riscoprendo tale fede mariana, interpretata all’interno della nostra vita”. E “in questo cammino – ha aggiunto – non siamo soli, ma ciascuno deve fare la sua parte. Chi crede sa, allora, che anche qualora dovesse cadere può contare sulla misericordia di Dio che ci tende la mano e ci rialza. E proprio il rialzarsi, per il cristiano, è segno del vero progresso e della crescita della vita cristiana”. Una chiamata alla santità che pone la vita di Maria come esempio da seguire: “L’esemplarità di Maria come modello per la vita del cristiano e il suo comportamento mariano si concretizzano così: il cristiano deve ‘interpretare’, ‘tradurre’, ‘attuare’ nella sua vita – dove vive, nel suo tempo, nel suo contesto, nella sua vocazione – quello che Maria, la Madre di Cristo, è stata ed ha operato nella sua condizione ‘unica’ in quanto prima discepola, salvata per eccellenza e in un modo sublime”. L’uomo oggi, ha spiegato Moraglia, “è alla ricerca spasmodica – quasi disperata – di un senso. Spesso non vi riesce e si rassegna, cadendo poi in un vuoto esistenziale tale che non pochi psichiatri e psicologi contemporanei arrivano appunto a segnalare come molti disagi attuali e cause di talune nevrosi oggi siano riconducibili ad una frustrazione esistenziale e ad una mancanza di senso”. La risorsa del cristiano, allora, “viene dall’esemplarità di vita di Maria, beata perché ‘ha creduto’. E noi sappiamo – ha concluso – che la fede è in grado di dare un senso alla vita partendo dalla dimensione umana dell’esistenza, certo per andare oltre ma senza mai cancellare quel bisogno di senso, di verità, di amore”.

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