Una maggiore autonomia dei ragazzi e la formazione di un’identità adulta consapevole e resiliente, un aumento o un mantenimento dell’affetto nel tempo dei genitori con i figli in affido, relazioni sociali più estese dei minori affidatari. Queste sono le principali evidenze emerse da un ampio lavoro di ricerca interdisciplinare svolto dal Centro di Ateneo studi e ricerche sulla famiglia dell’Università Cattolica sulla realtà dell’Associazione Cometa.
In trent’anni di esperienza l’Associazione ha coinvolto oltre 400 bambini e circa 80 famiglie e promuove proposte educative per minori. Un caso unico di community care basato su un sistema di supporto integrato nel quale le famiglie affidatarie giocano un ruolo attivo e consapevole nell’educazione dei minori in relazione con l’associazione, altre famiglie e un’équipe multidisciplinare di professionisti.
Il volume “Accogliere per educare: il modello di affido a Cometa”, edito da EduCatt e scaricabile gratuitamente online, raccoglie i dati della ricerca svolta dalle docenti Donatella Bramanti, Raffaella Iafrate, Ondina Greco, Giulia Lopez, Sara Nanetti e Anna Scisci, iniziata nel 2022 per esplorare la ricchezza e le sfide del modello di accoglienza promosso dall’Associazione Cometa. Lo studio ha coinvolto circa 60 bambini provenienti dall’area di competenza del Tribunale per i minorenni di Milano e tutte le 80 famiglie affidatarie, che in almeno i due terzi dei casi hanno anche figli naturali.
Venerdì 22 novembre in Università Cattolica (via Carducci 28/30 alle ore 9.30), a Milano, saranno discussi i risultati di questa ricerca-azione, stabilendo un dialogo tra ricercatori, famiglie e operatori che approfondirà tematiche come la transizione alla vita adulta dei giovani usciti dal programma di affido, la rappresentazione dei confini familiari da parte dei minori e le esperienze delle famiglie affidatarie. L’incontro vuole anche favorire una riflessione condivisa sui bisogni futuri e sulle opportunità di sviluppo del modello di affido di Cometa.