“La famiglia, la Chiesa, lo Stato sono per i bambini, e non i bambini per le Istituzioni. L’essere umano già da bambino è soggetto di diritti inalienabili, inviolabili e universali”. È quanto scrive il Papa, nel Chirografo per l’istituzione del Pontificio Comitato per la Giornata mondiale dei bambini, diffuso oggi. “La Chiesa, in nome di Dio, con autorevolezza si fa voce dei diritti dei non garantiti, quali sono ancor oggi molti bambini”, afferma Francesco: “Davanti al dilagare della violenza e dei pericoli che calpestano la vita e la dignità dell’infanzia, con ancor più forza essa si fa interprete delle loro esigenze di fronte a tutte le nazioni”. La tutela dei diritti dei bambini è, infatti, “responsabilità grave dei genitori, della comunità civile e della Chiesa in quanto comunità educante”, si legge nel testo: “la tutela dei diritti dei bambini è dovere e prima forma di carità della Chiesa”. In quest’ottica, “i bambini hanno bisogno e diritto: di essere riconosciuti, accolti e compresi dalla madre, dal padre e dalla famiglia, per avere fiducia; di essere circondati di affetto e godere di una sicurezza affettiva, sia che essi vivano con i loro genitori o meno, per scoprire la propria identità; di avere un nome, una famiglia e una nazionalità, rispetto e buona reputazione, per godere di sicurezza e stabilità affettiva nelle loro condizioni di vita e di educazione”. “Il diritto del bambino a crescere coinvolge la responsabilità educativa anche della Chiesa insieme ai genitori e alla comunità civile”, sostiene il Papa: “I bambini hanno bisogno di trovare, nella Chiesa, l’espressione di Gesù Buon Pastore nel volto di chi assume l’educazione e formazione quale missione ed apostolato, consapevole del proprio impegno educativo”. Di qui l’iniziativa papale di istituire la Giornata mondiale dei bambini, per “dare voce ai diritti dei bambini e porre al centro dell’azione pastorale della Chiesa la stessa attenzione che ebbe Gesù nei loro confronti; promuovere un’esperienza di Chiesa universale che si esprime nelle dimensioni diocesane e nazionali, affinché tutta la comunità cristiana diventi sempre più una comunità educante capace prima di tutto di farsi evangelizzare dalla voce dei piccoli; permettere alla Chiesa universale di rivestirsi dei sentimenti dei piccoli richiamati dal Salvatore, per diventare casa accogliente e vivibile per tutti, iniziando dai bambini; far sempre meglio conoscere, amare e servire Nostro Signore Gesù Cristo ai bambini nel suo volto di Amico e Buon Pastore, e radicare la loro fede nella tradizione dei santi bambini che la Chiesa ha avuto in dono e che custodisce come patrimonio spirituale, da trasmettere ai piccoli, alle loro famiglie e ai loro educatori; mettere in risalto, sia nella preparazione catechistica che nella celebrazione, la Chiesa come madre”. “Desidero che tale Giornata sia celebrata sia a livello della Chiesa universale, sia nelle Chiese particolari e a livello dei loro raggruppamenti regionali e nazionali”, la volontà del Pontefice, che affida la preparazione della Giornata Mondiale dei Bambini alle Conferenze episcopali regionali e nazionali, “che istituiranno Comitati organizzativi locali”. Con il Chirografo odierno, dunque, il Santo Padre erige il Pontificio Comitato per la Giornata mondiale dei bambini, come organismo “coordinatore e promotore delle iniziative dei Comitati organizzativi nazionali e regionali”. Il presidente, il vicepresidente e gli altri membri del Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini – si legge all’art. 4 dello Statuto – sono nominati dal Papa, su proposta della Segreteria di Stato, per un quinquennio rinnovabile.