Infanzia e adolescenza: Sos Villaggi dei Bambini, con la mobilitazione “Stomping for Peace” per dire stop alla guerra

Oggi, mercoledì 20 novembre, ricorre la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che ogni anno pone l’attenzione sulla tutela dei diritti di ogni bambina, bambino, ragazza e ragazzo. “Come Sos Villaggi dei Bambini – afferma Samantha Tedesco, responsabile Programmi e Advocacy – condividiamo le parole espresse dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, nella sua Relazione annuale al Parlamento del 20 giugno scorso: ‘Bambini e ragazzi devono essere considerati tra i destinatari diretti delle decisioni e delle scelte politiche. Oggi purtroppo non appaiono nemmeno sullo sfondo’. Nel nostro Paese la strada è ancora in salita, ci sono molti segnali di preoccupazione rispetto a un mancato ascolto e tutela dei minorenni. Il numero di minorenni negli istituti penali minorili e i minori stranieri non accompagnati, che arrivano in Italia e combattono per vedere riconosciuti i loro diritti, è in drammatico aumento. Ma non solo, anche la povertà educativa, i divari regionali relativi all’accesso ai servizi essenziali, come sanità e istruzione, fino ad arrivare ai problemi legati alla salute mentale delle giovani generazioni e alla dispersione scolastica ci mostrano uno scenario che non garantisce e tutela i diritti dell’infanzia”.
E a livello globale, la situazione dei diritti dei bambini e ragazzi non migliora. In questo scenario globale sempre più spesso segnato dal conflitto, si inserisce l’iniziativa “Stomping for Peace”, promossa da Sos Children’s Villages: un’azione collettiva da parte dei bambini che mira a sensibilizzare sugli effetti devastanti della guerra sulle giovani vite. Un movimento che incoraggia i bambini a esprimersi e a prendere posizione per i diritti di coloro che soffrono nei conflitti.
È noto quanto possa essere devastante l’impatto che conflitti e guerre hanno sul benessere mentale dei bambini a breve e lungo termine. “Facevamo visita regolarmente ai parenti. Ora ho perso tutto: la famiglia, gli amici, i ricordi e i sorrisi. Rimangono solo tristezza e dolore, e non c’è più un buon ricordo per noi. I miei genitori e i miei fratelli sono stati martirizzati e i miei amici con cui ho vissuto, stavano giocando e sono stati uccisi. La vita non ha più gusto. Non siamo vivi”, dice Ayman, 18 anni, accolto negli accampamenti di Sos Children’s Villages a Gaza.
In vista della Giornata mondiale dell’infanzia, Sos Children’s Villages ha mobilitato i bambini a livello globale nel kickoff della campagna “Stomping for Peace” che si è svolto ieri, 19 novembre, nell’Headquarter delle Nazioni Unite a New York: la chiamata collettiva alla pace di centinaia di bambini provenienti da oltre 30 Paesi, sulla musica del dj Martin Garrix. Un’eco potente dei bambini per i bambini.
“L’auspicio della nostra organizzazione – conclude Tedesco – è che il 35° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia porti a un cambio di approccio dei governi rispetto ai conflitti, ponendo la prevenzione al centro di tutte le loro azioni e i relativi investimenti. Investire nei loro diritti non solo favorisce la loro crescita, ma getta anche le basi per un presente e un futuro migliore per tutti, poiché bambini che crescono in ambienti tutelanti e sicuri diventano adulti responsabili. Sostenere il principio del superiore interesse dei bambini significa, infatti, prevenire i conflitti armati e lavorare per la pace laddove il conflitto è in corso”.

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