“La Chiesa è al fianco dell’uomo, alla sua vita, nel mondo del lavoro, nelle comunità che si spopolano, nella natura e nella costruzione di una sua identità culturale. Al centro c’è il messaggio di speranza di Cristo risorto che è la stella polare, il riferimento per la nostra vita, in questo contesto così difficile di crisi di partecipazione, di crisi della democrazia, per non parlare della crisi della pace”. Lo afferma mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari, delegato della Conferenza episcopale sarda per i Problemi sociali e il lavoro e segretario generale della Cei, nel presentare la prima Conferenza regionale di Pastorale sociale e del lavoro che si svolgerà a Cagliari, sabato 23 novembre, nell’aula magna del Seminario arcivescovile, con inizio alle 9.30. “Questo vuole essere l’inizio di un processo – sottolinea – in cui si approfondiscono i temi che la Pastorale sociale e del lavoro propone alle comunità nelle diocesi della Sardegna”. Molto fitto il programma dei lavori. “Abbiamo voluto proporre – sottolinea Gilberto Marras, direttore dell’Ufficio regionale di Pastorale sociale e del lavoro – un ribaltamento della prospettiva da cui analizzare le problematiche su cui ci confronteremo nella Chiesa e con le istituzioni. Prima ascolteremo cosa ci indicano i giovani sul senso del lavoro, sulla comunità che non vuole morire, sull’ambiente e la cultura come risorse fondamentali per uno sviluppo integrale dell’uomo. Poi ci sarà la relazione dell’arcivescovo, che coglierà le riflessioni dei giovani e traccerà la strada”. “Quindi – prosegue Marras – la parola passerà ai vertici delle istituzioni che ci onoreranno con la loro presenza e si confronteranno con noi: Alessandra Todde, presidente dalla Regione, e Daniela Falconi, presidente di Anci Sardegna, che rappresenta tutti i Comuni dell’Isola. Infine, nel corso dei laboratori di fine mattinata, grazie all’intervento di tutti i partecipanti, saranno definiti i contenuti che saranno approfonditi nei prossimi mesi nelle equipe diocesane di Pastorale sociale e del lavoro e che si faranno testimonianza forte della Chiesa nelle comunità”.