Domani, giovedì 21 novembre, si inaugura nella casa di reclusione di Bollate (Mi) il murale realizzato dagli artisti Elena Mistrello e Alessandro Martorelli (in arte Martoz), nell’ambito del progetto “Ferite di oggi” che si propone di attualizzare l’episodio delle stimmate di san Francesco, riconoscendo le molte “ferite” della nostra società: solitudine, povertà, violenza e stigma sociale. Nel 2024 ricorre l’anniversario (800 anni) dell’impressione delle stimmate di Francesco d’Assisi, ricevute in un periodo buio della sua vita, sul monte della Verna. Da quel momento di dolore fisico e psicologico, per san Francesco scaturì la chiarezza della strada da intraprendere e la volontà di ringraziare e lodare Dio, come fece di lì a poco con la composizione del “Cantico delle creature”. Le molte “ferite” della nostra società sono vere e proprie crepe nel tessuto sociale. Sono al centro di un percorso di ascolto e rielaborazione per essere trasformate attraverso l’espressione artistica. Il progetto “Ferite di oggi” mira a trasformare queste difficoltà in esperienze positive. È possibile far scaturire una “luce” capace di trasformarle attraverso la bellezza, la cura, l’ascolto e la fratellanza. L’iniziativa ha visto nello scorso luglio la realizzazione di un laboratorio di disegno con i detenuti, da cui ha preso ispirazione la realizzazione dell’opera di street art su un muro del carcere, dal titolo “Tutta la nostra dolcezza”, delle dimensioni di circa 2×4 metri. Nella casa di reclusione il progetto è coordinato da Fondazione Terra Santa in collaborazione con i volontari della cappellania e la presenza del personale educativo e di sorveglianza delle strutture. Ha il sostegno delle famiglie francescane lombarde e dell’arcidiocesi di Milano, il contributo di Regione Lombardia e il sostegno di Fondazione Cariplo, nell’ambito del progetto “Frate Francesco 2023-2026. Centenari francescani in Lombardia”.