Diocesi: Caritas Castellaneta, dal 13 novembre fino a maggio appuntamenti formativi per gli operatori

La Caritas diocesana di Castellaneta organizza degli appuntamenti formativi diocesani per gli operatori Caritas e per quanti desiderano conoscere e dedicare tempo ed energie alla Caritas. Gli incontri si svolgeranno presso il Centro pastorale “Lumen Gentium” di Castellaneta dalle 19 alle 20,30.
Durante la “tappa 0”, mercoledì 13 novembre, intitolata “Quale partenza? Quale approdo?”, sarà presentata una lettura del cammino fatto fino ad oggi, tra ripresa, ridefinizione e orientamenti. La nuova equipe e l’avvio strutturato dell’Osservatorio delle risorse e delle povertà, le opere segno e gli spazi/dinamiche di animazione per promozione delle Caritas particolari presenteranno il lavoro della Caritas diocesana favorendo spazi significativi di ascolto e partecipazione in vista delle nuove progettualità. A conclusione la parola al vescovo Sabino Iannuzzi per la presentazione della Giornata mondiale dei poveri (domenica 17 novembre 2024) e degli Orientamenti per il prosieguo del cammino diocesano.
La “tappa 1” si terrà mercoledì 29 gennaio e verterà sul tema “Quale identità? Quale presenza?”, durante la quale si approfondiranno vari aspetti: “La Caritas a partire dallo statuto: tra natura e compiti, tra vocazione e prospettive. Il rapporto tra la Caritas diocesana e le Caritas parrocchiali e la sinergia attraverso l’Osservatorio delle risorse e delle povertà”.
Mercoledì 12 marzo la “tappa 2” su “Quale relazione?”, con “uno sguardo sui destinatari: volontari e poveri. Essere accompagnatori/compagni di viaggio e non semplici erogatori di benefici o servizi. In ascolto dei volontari e delle criticità riscontrate nei propri centri, per un orientamento condiviso nell’accoglienza, nell’ascolto e nell’accompagnamento”. Infine, mercoledì 14 maggio, la “tappa 3” su “Quale povertà?”: “Povero non è solo colui che chiede cibo, ma anche chi riconosce un bisogno e non sempre chiede sostegno e accompagnamento. Quali sono i tanti volti della povertà? Quali potrebbero essere le buone e comune prassi da adoperare? A partire da qui la lettura del primo Rapporto povertà della diocesi”.

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